Siamo al culmine del periodo estivo, e per la televisione è tempo di saldi. Ci vuole coraggio a guardare la tv durante il resto dell’anno, figuriamoci nel periodo delle vacanze: ci sono i super saldi nei negozi e grandi magazzini, e la tv ci propina i programmi residui detti fondi di magazzino.

Fino a due settimane fa la Rai è andata alla grande trasmettendo per tutto l’arco della giornata i Mondiali di nuoto. È andata bene anche come ascolti grazie alla campionessa del mondo Pellegrini e alla Filippi. Qui ci fermiamo. I palinsesti della tv pubblica si sono stabilizzati con la messa in onda di telefilm visti e rivisti. Qualche titolo: La signora in giallo; L’ispettore Derrick; Jag; Il commissario Rex; Provaci ancora prof; Alias; Numb3rs; Criminal Minds; etc. Anche sulle reti Mediaset è la stessa musica: Vivere, Tempesta d’amore; Renegade; Beautiful; Carabinieri; Il mondo di Patty; Dawson’s creek; The shield; etc. Non li ho citati tutti, ce ne sono molti altri.



Se diamo una scorsa al digitale terrestre di Mediaset scopriamo che anche lì vi sono serie interminabili di telefilm. La tv generalista è un po’ la replica di sé stessa e in parte del digitale. Per tutti e due i network vanno aggiunti i film che un po’ abbiamo stravisto, come American Gigolò, e alcuni che non hanno mai avuto passaggi televisivi. Qui sta la logica del risparmio, in estate è inutile mandare in onda film di grido o recenti, ma è meglio sfruttare il magazzino con i passaggi di pellicole che hanno i diritti a breve scadenza o che sono stati acquistati nel pacchetto insieme ai film di successo. Non c’è da scandalizzarsi, è sempre stato così.



La fa da leoni invece il meteo e l’informazione. Probabilmente in Rai pensano che i telespettatori debbano sapere sempre se c’è il sole o se piove per regolarsi se muoversi oppure restare a casa. I tg invece sono affamati di notizie e parlano come tutti gli anni di esodo, traffico, tempo, negozi chiusi, omicidi.

Questo il panorama estivo, che vale sia per Rai che per Mediaset, anche se la tv pubblica sta facendo ridere con i vari contrasti nel consiglio d’amministrazione per le nomine lottizzate dei vicedirettori di rete. Ma è possibile che Raiuno debba avere cinque vicedirettori? Lavorano forse un giorno alla settimana a testa?



La Rai ha mandato in onda una puntata pilota, Mettiamoci all’opera, gara tra tenori e baritoni, tiepido l’ascolto, 18,50% lo share con 3.150.000 telespettatori. Deludente il presentatore Fabrizio Frizzi, forse era l’unico libero. Vedremo se il programma avrà un futuro. Mediaset lunedì ha mandato in onda Celebrity Bisturi, condotto dalla signora Briatore, Elisabetta Gregoraci. Prima di quattro puntate in cui la mummia Brigitte Nielsen si sottoporrà a quattro interventi di chirurgia estetica. Vuole forse entrare nel Guinness dei primati come donna più restaurata? Nessun commento per questa trasmissione, la censurerei. Insieme ad essa sconsiglierei Mistero di Enrico Ruggeri e i Cesaroni di Canale 5, che più volte su queste pagine ho stroncato, e che Roberto Fontolan ha giudicato, a ragione, pornografico.

Cosa salvare? Sicuramente il calcio, anche se quest’anno le amichevoli sono centellinate rispetto agli anni scorsi, questo perché i costi dei diritti tv sono diventati spropositati. E poi perché andare fino a Pechino per la Supercoppa italiana tra Lazio e Inter? Forse per portare in vacanza un po’ di giornalisti e di dirigenti della Regione Lazio che è sponsor dei laziali (400.000 euro, mica paglia) questa trasferta?

Salvo comunque il Commissario Montalbano, nonostante le repliche è sempre godibile. Sul fronte Mediaset salva Buona la prima con Ale e Franz su Italia 1. Per il resto consiglierei di leggere, in questo periodo di riposo, qualche libro formativo.