Il campionato di calcio riparte, anzi, non è mai finito. I quotidiani sportivi in agosto vendono più degli altri, si parla di amichevoli e soprattutto di calciomercato. Le scaramucce sono già iniziate, Mourinho ha dato dello scorretto e tra le righe, del non intelligente a Lippi, reo di aver pronosticato la Juventus campione d’Italia. Fa parte del personaggio, vuole tenere alta la febbre da gol.



Il super capitano Cannavaro ha redarguito Bossi per l’inno di Mameli, con tutte le lezioni di canto e gli sforzi che i giocatori hanno fatto per impararlo, perché cambiarlo?

Il Milan ha vinto il trofeo Berlusconi e sicuramente non vincerà il campionato.

Kakà e Ibra sono volati in Spagna, ed i bilanci delle due squadre hanno avuto un picco positivo. Berlusconi ha esternato sugli stipendi vergognosi dei calciatori, e sempre Cannavaro ha risposto che il Cavaliere parlava della propria squadra.



Probabilmente ha ragione, basta pensare che Dida percepisce in panchina quattro (4) milioni di euro netti. Il berlusca ha la memoria corta, come per i personaggi della tv, anche nello sport ha fatto lievitare gli ingaggi degli atleti, ed ora piange sacrifici.

Forse non si ricorda che aveva speso svariati miliardi per Lucchetta e Zorzi nel volley, ed anche nel rugby e nell’hockey, portando a casa “zero tituli.”

Si è consolato con un Milan stellare che ha vinto tutto, ma che gli è costato caro. In Italia poi il 75% del sostentamento delle squadre sono gli introiti della vendita dei diritti tv, e qui tutti debbono ringraziare Sky, Rai, Dahlia, Mediaset, Fastweb e Alice.



Finchè il prodotto tv è appetibile, il sistema regge, ma la maggior parte degli addetti ai lavori pensano che prima o poi si arriverà al collasso.

La stagione calcistica riparte con poche emozioni, le prime due giornate avranno gli anticipi al sabato e le restanti partite alla domenica sera. Dalla terza giornata tutto riparte come l’anno passato con un anticipo all’ora di pranzo della domenica.

Niente di nuovo per quanto riguarda le trasmissioni di contorno delle varie emittenti, ciò che cambia è l’offerta tecnologica.

Sky. Ormai ha un competitor forte come pay, Mediaset Premium, e perciò è partita da giugno con una campagna aggressiva per acquisire nuovi abbonati, 49 euro totali per i primi tre mesi e poi 56 euro dal quarto mese.

Ci sarà sempre Ilaria D’Amico ed il team di Sky sport con Sky Calcio Show alla domenica. Ciò che cambia è l’offerta tecnologica, trenta canali in formato HD. Già 700.000 utenti hanno il decoder HD (non basta avere, come alcuni credono, solo il televisore) e Sky sta puntando tutto su questo, considerando anche il fatto che Rai e Mediaset hanno lanciato la loro piattaforma satellitare.

C’è da considerare che l’emittente ha acquisito i diritti pay di quasi tutti gli sport, dai mondiali di calcio, alla F1, al rugby, alla Champions League, etc. Per un malato di sport è il massimo.

Mediaset Premium. In HD si vedranno solo gli anticipi e posticipi, ma di decoder HD in giro per ora non se ne vedono. Questo è il lato debole della tv del cavaliere, la qualità è poco di casa, spesso sullo schermo a casa si vede la quadrettatura del digitale. L’offerta è buona sotto l’aspetto economico, 18 euro al mese considerando che nel pacchetto calcio oltre alla Serie A e Champions League, ci sarà l’Europa League (ex Coppa Uefa).

Per ambedue le tv vale il fatto che alle ore 17,15 partono i treni con i servizi di tutte le partite giocate, a discapito delle tv generaliste.

Dhalia. La “cenerentola” delle pay propone sul digitale terrestre le partite di sei squadre di serie A ed alcune di serie B a 15 euro al mese. Ha sostituito La7, ormai alle corde, ma più che sul calcio punta sui vari canali erotici.

Rai. Non potendo avere canali pay del digitale terrestre, ci dovremo beccare le solite inutili trasmissioni, Studio Sprint con il piccoletto Varriale, 90° minuto con i gol ormai visti e stravisti, ed alle 22,35 la solita Domenica Sportiva con la conduzione di De Luca e con gli spiritosoni come Teocoli. Niente di nuovo sotto il sole.

Mediaset. Anche qui le cose cambiano poco. Alla domenica alle 13,00 torna Guida al campionato in veste giornalistica e non più comica. Pare questo non per una scelta editoriale, ma economica. Tra l’altro non andrà in onda su Italia 1 lo storico e ben fatto notiziario sportivo Studio Sport della notte, mentre il suo doppione lo si potrà guardare su Mediaset Calcio.

Rimane lo storico Controcampo su Retequattro con Alberto Brandi, Giampiero Mughini e compagni. Anche qui zero cambiamenti a parte la bella statuina Maria Josè Lopez che sostituirà Cristina Chiabotto. Resta comunque una trasmissione più godibile e misurata della Domenica Sportiva.

Per ora buona visione, pensando che lo sport, e in questo caso il calcio, è uno dei programmi migliori che la tv ci propina.