Per la AEG sembra che la morte di Michael Jackson si trasformerà in una vera e propria tragedia economica. La società di entertainment aveva infatti stipulato una polizza assicurativa con Lloyd, che però non copre, secondo quanto iportato dal Los Angeles Times “eventuali perdite defivanti direttamente o indirettamente […] dalla detenzione illegale o dall’illecita assunzione di droghe e dai loro effetti”.



Una clausola che avrebbe messo in guardia – molto probabilmente – il mitico Malcom McLaren, agente dei Sex Pistols, ma sicuramente nessuno poteva immaginare che si sarebbe ritorta contro la società che curava gli spettacoli di Michael Jackson.

Nel caso di Jacko, infatti, anche se il Propofol è un farmaco legale, la sua somministrazione non può mai – come ormai è noto a tutti – essere fatta fuori da una struttura ospedaliera e da personale medico, il che potrebbe costituire un uso illecito e, considerato come MJ si è procurato questa sostanza anche un illecito nell’acquisto di un narcotico (cioè di una droga).



Insomma l’assicurazione avrebbe coperto solo in caso di morte naturale o per incidente l’ammontare di 17,5 milioni di dollari. Che ora molto probabilmente non ci saranno. Mentre AEG sostiene che il buco creato dalla tragica morte sia addirittura di 30 milioni di dollari…

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