Arriva londata autunnale di nuovi titoli, alcuni dei quali annunciati da gran fragore pubblicitario, altri magari con minore enfasi. Cercheremo, proprio per questo, di valorizzare quanto di interessante appare sugli schermi.

Appartiene senzaltro al primo gruppo Baarìa – la porta del vento, lultimo film di Giuseppe Tornatore, in concorso (ma non premiato) alla 66ma Mostra del Cinema di Venezia. Il film è, per gli standard nostrani, una megaproduzione (30 milioni di euro) con centinaia di comparse e un cast che raggruppa un gran numero di attori italiani, anche se molti appaiono in piccole parti, ma dove spiccano giustamente Francesco Scianna e Margareth Madè nei ruoli dei protagonisti.



Tornatore ha voluto trasporre nel film la storia di tre generazioni di abitanti di Bagheria, il suo paese (Baarìa è lantico nome fenicio rimasto nel dialetto locale), e dellimpegno politico nel Partito Comunista della sua famiglia. Ne esce un film opulento di immagini e ambientazioni, dagli allestimenti barocchi e dalla narrazione che rischia di essere dispersiva nei suoi tanti personaggi, ma che colpisce per la bellezza delle descrizioni e un sincero affetto che traspare da tutto il film. Baarìa è anche candidato per lItalia ai prossimi Oscar.



Sono alieni, ma questa volta le vittime sono loro. Parliamo di District 9, il film dellesordiente regista sudafricano Neill Blomkamp e prodotto da Peter Jackson (quello de Il Signore degli Anelli). Girato interamente in Sudafrica, District 9 parla di alieni (brutti ma buoni) che vengono tenuti segregati dai terrestri che vogliono impadronirsi delle loro potentissime armi, che però funzionano solo se impugnate da un essere della loro razza. La chiave sembra essere un agente governativo che è penetrato nel ghetto alieno e ha subito una mutazione genetica. Un film particolare e interessante, nel quale la fantascienza è motivo per riflettere anche sulla discriminazione, e girato con abilità e ottimo ritmo.



I fan di Stieg Larsson possono esultare per larrivo in sala del secondo film tratto dalla trilogia dello scrittore svedese: dopo Uomini che odiano le donne, esce infatti nel week-end La ragazza che giocava col fuoco, con Noomi Rapace nel ruolo di Lisbeth Salander. Dopo aver indagato nel primo capitolo sulle intricate vicende famigliari di una dinastia di industriali, la hacker si ritroverà invischiata e accusata per lomicidio di un reporter impegnato a indagare su un giro di criminalità e prostituzione. A credere nella sua innocenza sarà ancora il giornalista Mikael Blomkvist, che cercherà di trovarla prima della polizia per fare chiarezza sulla vicenda.

L’animazione digitale funziona, e se accoppiata col 3-D è sempre un successo, qualunque sia il soggetto del film. In questo caso parliamo di porcellini d’India, anzi di uno solo, ma dotato di capacità ben al di sopra della norma, e che si ritrova all’improvviso trattato alla pari di tutti i suoi simili. Tutto questo succede ai protagonisti del nuovo film Disney live-action in 3D G-Force: Superspie in missione, da oggi nelle sale. Addestrati per diventare delle superspie dal Governo degli Stati Uniti, Darwin, Blaster, Juarez e Speckles si ritrovano sospesi dal loro incarico e costretti a fare i conti con una normale vita in gabbia.

 

Patiti del musical, preparatevi, “la più grande gara musicale per liceali” sta per cominciare. A prendervi parte ci saranno anche Vanessa Hudgens, stella di High School Musical, insieme a un’improvvisata band di giovani musicisti di belle speranze in Bandslam – High School Band. Protagonisti qui sono Charlotte Banks, una giovane cantante e studentessa di un liceo del New Jersey, decisa a dare una lezione (anche se a suon di musica) al suo ex, Will Burton un ragazzo appena arrivato in città, che si inventerà manager del gruppo. Nel cast anche Lisa Kudrow, la Phoebe della serie Friends, qui nel ruolo della madre di Will.

 

 

 
Trailer fornito da Filmtrailer.com