La nostalgia è un sentimento che ha una forza incredibile. Lo dimostra il successo di Facebook, il social network che innanzitutto è un luogo in cui rincontrare vecchi amici dinfanzia, dalla maestra delle elementari al primo compagno di banco. E lo dimostra anche la televisione italiana, attraverso un programma come Matricole e Meteore, che è incentrato proprio sulleffetto amarcord.



Il format, redivivo dopo un paio danni di silenzio, è andato in onda giovedì scorso in prima serata su Italia 1, salutato dallimmediata conferma del pubblico: share del 13%, per un totale di quasi 3 milioni di telespettatori. Un successo trasversale, che ha colpito diverse fasce detà: dai più piccoli, passando per gli adolescenti, fino agli adulti, complice un sapiente mix di elementi.



Per il target più adulto si è verificato il cosiddetto effetto nostalgia, grazie a video, datati agli anni 80, che ritraggono sia personaggi famosi ai loro albori, che le cosiddette Meteore, protagonisti dello showbiz scomparsi alquanto velocemente dalle scene televisive.

Si tratta soprattutto di cantanti, resi celebri dalla hit di unestate, ma poi caduti presto nel dimenticatoio. Per colpire i più giovani che non hanno vissuto quegli anni, sono state create due rubriche allinterno del programma: Saranno Matricole, rivolto ad aspiranti showgirl che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo, e I Grandi Fratelli, dedicata ai concorrenti delle passate stagioni del reality per eccellenza, a modo loro Matricole o Meteore.


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Ed è proprio uno degli ex inquilini della casa più spiata d’Italia, Pasquale Laricchia, tra gli inviati speciali del programma, in una rubrica che fa la parodia di Super Car. Per i giovanissimi, invece, c’erano vari agganci al mondo dei cartoni animati, grazie alla partecipazione di Cristina D’Avena, che ha cantato alcune delle sigle che l’hanno resa celebre, e alla presenza tra il pubblico di alcuni sosia e cos player – ovvero persone vestite come i loro beniamini dei cartoni animati. Ma anche Mastrota, travestito da canguro, si rivolgeva ai più piccini in un siparietto comico sottolineato da effetti sonori in puro stile Paperissima Sprint.

E, a proposito del programma targato Antonio Ricci, occorre citare la conduzione da parte di Juliana Moreira che qui anziché il Gabibbo affianca Nicola Savino. La showgirl brasiliana unisce un fisico statuario, di sicuro appeal per il target maschile, a una risata che può non essere contagiosa per tutti, ma che la rende simpatica anche al pubblico femminile. Il padrone di casa Savino, dal canto suo, si muove agilmente con battute ironiche e una buona dose di simpatia, coadiuvato da brevi interventi della spalla Diggei Angelo.

L’effetto nostalgia era presente non solo nei filmati, ma anche in studio: apprezzabile il tentativo di evocare un’atmosfera anni ’80 attraverso schermi che proiettavano colori fluo e sgargianti, peccato poi che la scenografia non reggesse il gioco, in uno studio piccolo e un po’ “arrabattato”. Ma d’altronde siamo su Italia 1 e non a Canale 5 e gli anni d’oro della tv commerciale hanno lasciato spazio alla crisi economica e a conseguenti tagli sui costi di produzione.
 

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C’è da dire, però, che questo programma è un ottimo prodotto di marketing, che va a colpire un pubblico variegato – sia uomini che donne, giovani e meno giovani – ottenendo massimi risultati a costi bassissimi. Le ospitate delle Meteore non incidono sicuramente sul budget della puntata che per lo più è composta da materiali di repertorio, con alcuni video neanche troppo inediti.

 

E, per star tranquilli anche sul fronte degli ascolti, il direttore di Italia 1, Luca Tiraboschi, non si è fatto mancare neanche “l’acchiappa Auditel” Fiorello, che è intervenuto telefonicamente, ma che da solo ha tenuto banco per quasi mezz’ora. Insomma un programma godibile, forse un po’ troppo lungo e con dei fisiologici cali di interesse, ma che sembra avere le carte in regola per continuare a divertire un ampio pubblico. La puntata di stasera lo confermerà? All’Auditel l’ardua sentenza.