Portare il film tv su S. Agostino qui, nella sacrestia della chiesa romana degli agostiniani – dove persino Lutero veniva in visita prima dellla rottura – e poi parlarne nella meravigliosa biblioteca Angelica, è probabilmente il modo giusto, visto che qui riposano le spoglie di Monica, madre del santo.

Sintesi popolare, la storia per bigini e per frammenti, anche quella dei santi. Agostino, intelligente e presuntuoso oratore e servo dell’imperatore, che incontra il vecchio, saggio e libero vescovo Ambrogio. Elementi alti e bassi, persino la sua paternità difficile, da intellettuale distratto. Virile e consapevole Ambrogio, che difende l’Incarnazione: “La verità è una persona, Gesù Cristo”. Ma combatte contro il potere che vuole contrastare e controllare la Chiesa.

Rieccheggiano le parole della Confessioni, parole intime, dirette.

Come risolvere la “notte” e la conversione di Agostino? Non vi anticipo come lo fa la fiction.

Ambrogio diviene suo padre nello spirito. Agostino: “Ho sempre parlato troppo, oggi per la prima volta ho ascoltato la Tua voce” e piange.

Arriva il “Tardi ti amai” di Agostino, che con la sua sola citazione suscita vera commozione. Sono le citazioni delle sue parole a dar fiato alla storia, insieme ai grandi attori come Nero, Guerritore e Giordana.

Preziosi bello, moderno, forse di gamma limitata (sincero ma confuso nel raccontare la sua avventura di interprete).

 

Altre suggestioni: la difficile messa in scena della disputa coi donatisti. Lux qui davvero temeraria.

 

Franco Nero, Agostino da vecchio, domina con misura la crisi di Ippona invasa dal barbaro Genserico e dai suoi Vandali. È la fine dell’Impero.

 

Un po’ di cose dette stamane:

 

FABRIZIO DEL NOCE: Agostino peccatore che diventa santo. Tema difficile coniugato col linguaggio tv generalista. Certi aspetti non risolvibili in tv: l’Agostino filosofo non ci poteva essere. Il Santo padre mi ha detto: se suo padre Augusto fosse vivo sarebbe fiero di lei.

 

ETTORE BERNABEI: Divulgazione e volgarizzazione popolare di un grande e di un padre della Chiesa. Il percorso di un uomo di oggi: la storia di tanti uomini e tante donne oggi. Uomo di cultura antica, retore, preso dal successo e dal potere ma fra tormenti e inappagatezza. Poi l’incontro con Ambrogio. Sono esperienze ancora attuali d cui ricavare un vantaggio per la propria vita: il Papa ci ha detto, dopo la breve anteprima tempo fa a Castelgandolfo: "Speriamo che attraverso il film qualcuno si faccia trovare dalla verità e dalla carità". Allora come oggi la Chiesa è capace di tenere nella crisi di un mondo e di una cultura (allora l’Impero). Stavolta non facile il lavoro per gli sceneggiatori.

 

ALESSANDRO PREZIOSI: non basterebbe una vita per raccontarvi il mio S.Agostino. L’incontro con Luca Bernabei, il produttore, è stato decisivo: letta sceneggiatura in una notte, incontrato regista e abbandonatomi al lavoro. Credevo di poter raggiungere come uomo qualcosa di più, e forse anche come attore.

 

FRANCO NERO: Io sono l’Agostino saggio, molti anni dopo la conversione. È il santo più completo e moderno.

 

ANDREA GIORDANA: Prodotto straordinario, il regista con la camera in mano ci ha detto: emozionatemi e io vi vengo a cercare con l’obbiettivo. Lux coraggiosa e significativa, da Rai pubblica. Invidia umana verso Ambrogio e Agostino: sto ancora aspettando qualcosa che travolga la mia vita come la loro.

 

ETTORE BERNABEI: il grande pubblico vuole altro, anche il nostro Pinocchio batté i trans del GF.

 

Solo appunti e impressioni preliminari. domenica e lunedì ci ragioneremo tutti insieme in diretta dal vivo su ilsussidiario.net