Ospite della puntata di X Factor 4 di ieri sera, Elio Fiorucci si è lasciato andare a una frase che ai più suonata come una gaffe. Lo stilista Fiorucci era lospite donore della sesta puntata di X Factor 4 in onda ieri sera.

Tra le altre cose ha raccontato diversi anedotti relativi alla celebre discoteca newyorchese Studio 54, tra la fine degli anni 70 e la metà degli anni 80 il locale più alla moda della Grande Mela. Mentre scorrono immagini sullo schermo dei protagonisti di quella scena come Madonna e Andy Warhol, Fiorucci dice: Era in atto una rivoluzione culturale profonda. Si entrava solo se non si aveva la cravatta, se si era gay, se non si era normali.

Ecco la frase che in molti oggi sui media stanno incriminando. Essere gay, per Fiorucci, corrisponde a non essere normali? Sicuramente Fiorucci non intendeva questo, ma lespressione non è stata delle più felici.

Piuttosto fa riflettere che Fiorucci abbia sottolineato l’esclusività di certi luoghi, appannaggio appunto di esponenti di certe tendenze: si entrava solo se eri gay. In molti lamentano nel mondo dello spettacolo una nuova dittatura, quella dei gay: sarebbero gli unici ad avere le leve del comando nel cinema e nella moda. Sarà vero? Si aspettano chiarimenti di Elio Fiorucci sulle sue parole di ieri sera.