Mia madre, riassunto prima puntata 14 novembre 2010 e anticipazioni seconda e ultima, 16 novembre 2010 A Cisternino, un piccolo paese della Puglia, la giovane e bella Nunzia (Bianca Guaccero) sposa Uccio (Marco Cocci), un giovane operaio dalla salute cagionevole e hanno tre bambini: Lucia, Giacomo e Giuseppe (il narratore). A causa di una forte tosse asmatica, Uccio non è più in grado di lavorare la terra, i capi non lo vogliono perché non rende sul lavoro a causa della salute, così, a malincuore, decide di trasferirsi a Torino a cercare lavoro in una fabbrica e lascia la moglie, che fa la cameriera in un ristorante, e i figli in Puglia. A prendersi cura di loro cè il padre della giovane moglie. Un giorno Nunzia viene aggredita da due uomini, alcuni braccianti la salvano, ma la donna capisce che per lei non è più il caso di stare sola.
Il padre della donna prima di morire, chiede alla figlia di unirsi al marito a Torino e lei lo raggiunge con i tre bimbi. Ma a Torino la situazione non è semplice: gli operai della Fiat, fabbrica in cui lavora Uccio sono in contrasto con i proprietari dello stabilimento a causa del mancato rinnovo del contratto. Nunzia intanto cerca una casa da affittare, ma il marito è pessimista sulla possibilità di poter avere una casa. Alla fabbrica non tutti sono disposti a scioperare. I colleghi di Uccio se la prendono con Nunzia perché dicono che prima del suo arrivo luomo non era così scontroso e diffidente. La donna riesce ad affittare la nuova casa: i bimbi e il marito ne sono felicissimi. La famiglia di Tina, che aveva ospitato la famiglia di Nunzia, si sente tradita perché se ne sono andati e non vogliono che la figlia li riveda. I bimbi vengono presi in giro dai compagni e vanno in crisi. Continuano i problemi di Uccio alla Fiat, considerato krumiro e traditore perché non aveva scioperato per avere i soldi per laffitto della casa.
Tina svela a Nunzia di essere fidanzata con Alberto e chiede alla donna di coprirla con i genitori per uscire con lui. Nuccia si rifiuta e Tina si offende. Tre uomini e seguono la giovane coppia: Alberto viene aggredito, Tina violentata e sa chi è stato: Nello, il titolare di una drogheria, proprietario della casa di Nunzia e Uccio.
Salvo, il padre di Tina, se la prende con Nunzia e Uccio per ciò che è accaduto alla figlia. Tina al processo riconosce gli aggressori, ma non ci sono testimoni e non ottiene giustizia, passando addirittura come se fosse una ragazza facile. Nonostante la struggente dichiarazione di Nunzia, i criminali vengono assolti, ma Tina è comunque grata alla coraggiosa madre perché a cercata di aiutarla; la ragazza è comunque stata disonorata e la famiglia dovrà lasciare Torino e Alberto. La famiglia di Uccio lascia la casa che aveva affittato da Nello, che li sfratta, e va a Porta Palazzo da Bartolo. Le cose si mettono meglio e la famiglia decide di andare in vacanza Costernino, il loro paese Natale.
Ma una tragedia li attende. Per salvare un operaio giovanissimo da un grosso pezzo di ferro che poteva schiacciarlo, resta sotto Uccio, che viene ricoverato in coma in Rianimazione. La direzione della fabbrica convoca Nunzia e le assicura che qualora il marito non potesse tornare a lavorare, sono disposti ad assumere lei. Ma Nunzia non si fa ingannare e sa che gli imprenditori lo fanno per non essere portati in tribunale. Le condizioni di Uccio sono disperate e muore. Dopo il finerale a Costernino, Nunzia e i bambini tornano a Torino.
Mia madre, trama seconda e ultima puntata, martedì 16 novembre 2010 – Sono passati diversi anni e i figli di Nunzia sono ormai cresciuti. Il rapporto tra la donna e la figlia Lucia è conflittuale: la ragazza accusa la madre della morte del padre Uccio, è una studentessa di Giurisprudenza, ma è attratta dal mondo della moda, cosa di cui Nunzia non è felice. Giacomo invece è l’orgoglio della madre e per lui è giunto il momento di entrare in fabbrica come ragioniere. Giuseppe (il giovanissimo narratore della prima puntata) è attratto dal mondo della scrittura, ma le cattive compagine lo portano in una brutta strada. Nunzia fa fatica a seguire tre figli ormai cresciuto e si avvicina molto a Mario.