Mario Monicelli, 95 anni, si è tolto la vita ieri sera buttandosi dal quinto piano dell’ospedale San Giovanni di Roma.E successo verso le 21 di ieri al reparto di urologia dell’ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato da domenica.

Aveva un tumore alla prostata. Nessun biglietto, nessuna spiegazione. Secondo quanto riportato dal personale medico, il regista aveva effettuato la prima serie di esami per la terapia, poi era tornato nella sua stanza, una camera doppia che occupava da solo. Quindi ha aperto la finestra e si è gettato nel vuoto. Chi lo conosce dice che Monicelli saputo della malattia aveva dato segni di fastidio e insofferenza. «Era stanco di vivere ha riferito un sanitario.

Anche il padre, lo scrittore e giornalista Tomaso Monicelli, aveva compiuto lo stesso gesto, suicidandosi nel 1946. La notizia si è diffusa immediatamente per televisioni e Internet. Amici e colleghi hanno espresso il loro dolore. Aurelio De Laurentiis. «Io che lo conoscevo profondamente e sapevo della sua grande dignità e del suo desiderio di essere sempre indipendente e autonomo, posso capire questo gesto. Ultimamente aveva perso anche la vista ma fino all’ultimo era stato capace di una deambulazione perfetta. Insomma una persona sana che non tollerava l’idea di poter dipendere da qualcuno.

Carlo Verdone: «Era probabilmente una persona stanca di vivere, che non sosteneva più la vecchiaia. L’ho apprezzato molto come grande osservatore e narratore anche se a volte con condividevo il suo cinismo. Era gentile, cordiale, ma di poche parole. Un anno fa – ha ricordato Verdone – mi capitò di fargli gli auguri a Natale. Rimase sorpreso: gli auguri, mi disse, non li fa più nessuno». Giovanni Veronesi: «Non so che cosa si dirà domani di quello che è successo ma una cosa va detta: non ho mai sentito nessuno che si suicida a novantacinque anni. Era davvero speciale».

Nessun funerale è previsto, i famigliari non vogliono. Sarà portato a Monti, il rione in cui viveva, per un ultimo saluto ai monticiani. «La famiglia non ritiene necessario fare un funerale» ha spiegato il nipote Niccolò, sottolineando che tutto verrà fatto «nel rispetto della volontà di Mario Monicelli e di tutta la famiglia».