Le invasioni barbariche riassunto puntata 5 novembre 2010 –  Ospite comico della puntata delle Invasioni Barbariche è Enrico Brignano. Il comico romano parla della propria ttività di regista e attore, ma viene redarguito da Daria Bignardi, che non vuole l’ennesimo attore impeganto e serioso e lo invità a calare un po’ la maschera da uomo impegnato. Brignano si giustifica un po’ dicendo di essere serio rispetto al proprio impegno di regista, ma poi ha subito le battute pronte e inizia con uan serie di gag divertenti. Al centro della chiacchierata il suo libro che definisce una “raccolta differenziata”. Provocato dalla Bignardi, dà della tirchia alle donne, scherza sul fatto che quando si esce con una donna si dovrebbe prima fare l’amore e poi mangiare, perchè la cena con una donna è sempre un disastro, ti fa sentire sempre in imbarazzo. Perché lei è un po’ a dieta, che già non si capisce se è a dieta su una cosa o sull’altra. E poi quando tu ordini la pizza te ne assaggia un pezzetto, e a furia di angolini te ne fa fuori metà. Quando allora ti fai portare un’latra pizza arriva subito il rimprovero: ma quanto mangi?



Fa il suo ingresso in pastrano e bombetta Morgan alle Invasioni barbariche. In mano porta una statua di Giuseppe Verdi e subito fa la battuta: “E’ pesante quest’uomo”. “In che senso?”, lo stuzzica Daria Bignardi. “No, perché è di piombo..”, afferma Morgan. Poi spiega di aver voluto indossare un abbigliamento risorgimentale non per prendere parte alle polemiche su Sanremo, che hanno coinvolto Rai e Morandi, riguardo alla scelta di far cantare Giovinezza e Bella Ciao, ma perchè si sente un po’ ottocentesco, sempre fuori dal suo tempo, dalla sue epoca, vivente in altre dimensioni.



 

Non può tuttavia evitare di rispondere alla domanda su cosa pensa di Giovinezza e Bella Ciao che Daria Bignardi gli pone insistentemente. E alla fine, doo aver accennato brevemente alla storia di entrambe le canzoni, dice che non possono essere affatto paragonate e che bisogna ricordare che la versione di Giovinezza di epoca fascista è una cover, anzi una scopiazzata di quella precedente. Così come fanno alcuni suoi colleghi con le canzoni americane.
E dice quindi di voler proporre un nuovo Inno nazionale, non eprché quello di Mameli sia brutto, ma così, per cambiare un po’. Anche perchè dell’Inno di Mameli a Morgan piace il pezzo in minore, quello un po’ sempre trascurato quando si canta l’inno prima delle partite. Allora propone il suo nuovo canto nazionale: L’uomo a metà di Enzo Iannacci, canzone dal recente album omonimo del cantautore, un brano e una musica profondi, pieni di riflessione su di sé e sul proprio tempo.