Report, riassunto puntata 5 dicembre 2010 La Croce Rossa in rosso Non un gioco di parole, ma linchiesta condotta da Report nella puntata andata in onda ieri sera su Rai Tre: il bilancio della Croce Rossa è in deficit di cinquanta milioni, ma i contribuenti italiani che nelle sue casse tanti soldi, fino a 160 milioni di euro annui senza mai sapere come questi soldi vengono spesi. La pubblicazione dellultimo bilancio visionato dalla corte dei conti risale infatti al 2004. Il Commissario della Croce Rossa Italiana viene nominato dal Governo, in violazione dei principi di indipendenza e neutralità che regolano gli enti omologhi negli altri paesi occidentali. Sono inoltre 150.000 i volontari che dedicano gran parte del proprio tempo libero alla raccolta di fondi per la croce rossa e 5.000 i dipendenti che lavorano tra sprechi e clientele.

Report attraverso linchiesta di Sabrina Giannini, ha svelato con testimonianze e documenti inediti come viene gestito limmenso patrimonio immobiliare in possesso della Croce Rossa mettendo in luce anche anche i numerosi casi di assenteismo. Nellinchiesta ci sono stati gli interventi di Maurizio Scelli, ex commissario della Croce Rossa (2003 2005) allepoca dei sequestri di italiani in Iraq. Anche lex commissario ha riscontrato gestioni anomale del notevole patrimonio economico, dato che che la Croce Rossa ha una storia lunghissima che dura da oltre 150 anni. R

Accogliendo testimonianze da numerosi comitati locali della Cri in diverse città italiane, linchiesta ha svelato che le aziende sanitarie erogano contributi alla Croce Rossa, che svolge anche il servizio di Pronto Soccorso 118, poi ogni comitato locale dovrebbe inviare il bilancio a quello centrale, ma i conti non tornano.

La Croce Rossa sai occupa inoltre di raccolta di vivere per persone indigenti e in alcune zone italiane (l’inchiesta ha messo in luce un caso nel barese), un ingente quantitativo di quintali di pasta era stato fatto scadere senza giungere a destinazione. Sul caso era poi stata aperta un’inchiesta. A livello economico purtroppo sono state riscontrate “anomalie”: non tornerebbero i conti sui numeri degli immobili di proprietà dell’ente e sarebbero stati rilavati anche non pochi casi di assenteismo per quanto riguarda i dipendenti Cri.

 

Insomma un quadro non certo roseo dell’istituzione per quanto riguarda l’Italia. Restano comunque indiscutibili i grandi meriti di questa organizzazione che opera a livello internazionale nella gestione delle emergenze umanitarie e sul territorio italiano nella collaborazione con il servizio di urgenza ed emergenza 118.