Striscia la Notizia, stasera 6 dicembre 2010 manderà in onda lintervista a Santo Versace, (fratello di Gianni, morto nel 1997 a Miami) che replica alle parole del pentito numero uno della ndrangheta (trasmesse da Striscia giovedì 2 dicembre 2010), secondo il quale la famiglia Versace aveva rapporti con la criminalità organizzata calabrese. Stando a quanto dichiarato dal pentito allo scrittore Gianluigi Nuzzi, Gianni Versace sarebbe stato assassinato per un problema di debiti con la ndrangheta. Per provare lattendibilità delle dichiarazioni del pentito della ndrangheta, Nuzzi ha spiegato di averle confrontate e verificate con quelle di un altro collaboratore di giustizia.
Assolutamente tutto falso sentiremo dire da Santo Versace ai microfoni di Max Laudadio – Chi parla di questo e cita Gianni in relazione a queste robe è una persona indegna di esistere. Sono tutte falsità. Lo abbiamo sempre dimostrato in qualunque tribunale del mondo: sono una montagna di falsità, di invenzioni. Niente di tutto quello che viene riferito è vero. Ho visto e rivisto lintervista, sono qui per me e per Gianni Versace. In questo momento io sono Gianni Versace, che non può parlare, non può raccontare la sua versione dei fatti e non può rispondere, quindi trovo vergognoso che si parli di una persona morta 15 anni fa, che non ha diritto di replica.
Il fratello Santo spiega: “La Gianni Versace non ha mai né riciclato denaro sporco, né fatto traffico di droga. Questo lo sanno tutti, è evidente, e il mondo intero ci conosce. Guarda una persona che vuole fare un lavoro fatto bene e che deve raccontare certe robe, va e si documenta. Se si fosse documentato avrebbe visto che la Gianni Versace in quegli anni ha avuto degli utili incredibili per centinaia di miliardi ed ha pagato tasse per centinaia di miliardi, quindi è una falsità colossale che basta guardare le carte per capire”.
Versace poi precisa: “Uno di questi pentiti è già stato condannato per calunnia, quindi non è credibile, è chiaramente un calunniatore. L’altro pentito non ne ha mai parlato ed è evidente che se non ne ha parlato perché non aveva niente da dire, niente sapeva. Qualunque magistrato, quando ha davanti un pentito gli chiede esattamente: ‘ci dica tutto quello che sa’. Questo ha parlato per anni e non si è mai ricordato di Gianni Versace perché non aveva niente da dire su Gianni Versace.
E conclude: “Perché salta fuori adesso ‘sta storia su Gianni Versace? Chi è il regista che sta dietro queste affermazioni? E’ chiaro che noi adesso non parliamo di questo, ma i nostri legali hanno avuto un mandato pieno per citare chiunque dice falsità. Chiunque parla a vanvera e infama la Gianni Versace sarà portato in tribunale e ne risponderà nei tribunali italiani e di tutto il mondo”.