Sul Sanremo di questanno cè poco da discutere. Piaccia o meno Antonella Clerici, i suoi modi stile prova del cuoco, la sua semplicità e la sua bellezza un po sfiorita dagli anni e dalla maternità, il suo esordio al palco dellAriston di Sanremo è stato coronato dal successo dello share e degli ascolti. Ieri sera landazzo è stato confermato. Sanremo e il suo festival hanno raggiunto le cifre record alle quali, da un po di anni a questa parte, non erano più abituati. Il 50,71 per cento di share è certamente una cifra che la maggior parte dei conduttori sarebbe disposta a dare una gamba per ottenere. Fatto sta che oltre alla bravura e alla simpatia della conduttrice, dote sempre più rara, hanno senzaltro contribuito al successone anche i classici scandali sanremesi. Alcuni, come sempre costruiti ad arte (vedi Morgan) altri invece più inaspettati, ma altrettanto efficaci nel suscitare la curiosa morbosità del telespettatore. il caso, questo, dellinsuccesso riscosso dal trio della disgrazia composto da Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici.



 

I tre in questione hanno gareggiato con la canzone “Italia mia” e subito sono stati eliminati, per giunta con tanto di fischi del pubblico ad accompagnarli all’uscita. Tanto ce n’era insomma da far sì che i tre non si presentassero più non solo all’Ariston, ma in qualsiasi programma televisivo. Ma danaro e fama richiamano più delle delizie del Valhalla. E così il trio meno amato d’Italia, scortato dal ct Marcello Lippi, giusto per fare simpatia, si è ripresentato sul palco ripescato da un fatidico televoto. Televoto che ha escluso Enrico Ruggeri e Fabrizio Moro. Risultato altri fischi. A ciò si aggiunge “il giallo” sul testo diffusosi da qualche tempo. Sembra infatti che Marcello Lippi abbia cambiato le parole dell’originale con altre:



 

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"Ricordo quand’ero bambino, viaggiavo con la fantasia

Chiudevo gli occhi e immaginavo, di stringerla tra le mie braccia

Tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente

Ma chi si può paragonare a chi ha sofferto veramente"

 

 

"Ricordo quando ero bambino, viaggiavo con la fantasia

Con un pallone immaginavo di stringerla tra le mie braccia

In quella notte di Berlino noi tutti alzammo le mani



Con Lippi e Fabio Cannavaro l’orgoglio di essere italiani".

 

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I FISCHI A PUPO – IL VIDEO