IO CANTO VINCE CRISTIAN IMPARATO CON ONE MOMENTI IN TIME- Cristian Imparato, una volta di più, vince al televoto e sbanca Io Canto con una bella interpretazione di One moment in time. La giuria di Io Canto, invece, ha premiato Mattia Rossi e la coppia tutta rosa formata da Linda Napoli e Chiara Sapienza.
ONE MOMENT IN TIME: CONOSCIAMO LA CANZONE DI CRISTIAN IMPARATO – One moment in time, una delle due canzoni presentate da Cristian Imparato nella serata di Io Canto di ieri, è una splendida canzone di Whitney Houston composta in occasione dei giochi olimpici di Seul in Corea del Sud nel 1988. Molto evocativa venne inserita nell’album “One momenti in time: 1988 Summer Olympics Album”, disco in cui sono stati coinvolti artisti del calibro dei Bee Gees.
L’INTERPRETAZIONE DI CRISTIAN IMPARATO – Cristian Imparato a Io Canto ne dà una interpretazione pulita, ma senza grande personalità – cosa normale per un ragazzino dalla voce armonica, bella ma ancora indefinita a causa dell’età. Il brano di Cristian Imparato a Io Canto, perde da un punto di vista emotivo, perde nel vibrato e nella potenza e non risulta essere davvero evocativo. Ma, certamente, Whitney Houston – che sta attraversando oggi un complicato momento personale – non è certo una cantante da poco e anche trasmettere emozioni con il canto è una cosa che non si inventa dall’oggi al domani, ma che certamente si può imparare.
Non a caso, forse, il televoto – in cui ha contato molto l’immedesimazione del pubblico con Cristian Imparato, diventato l’idolo dei fan di Io Canto – premia più la notorietà e la simpatia che della qualità (comunque decisamente alta fatte le debite proporzioni).
LA GIURIA TECNICA DI IO CANTO PREMIA LINDA NAPOLI E CHIARA SAPIENZA – La giuria tecnica di Io Canto, invece, ha deciso di premiare – dicevamo – il duetto di Linda Napoli e Chiara Sapienza che con “Destinazione Paradiso” hanno sicuramente messo in scena una performance più “bambinesca” con voci meno da studio di registrazione, ma con tanta spontaneità e divertimento, rischiando anche una interpretazione personale. Niente che faccia gridare al miracolo, certo, ma una buonissima interpretazione in cui ci si rivela per quel che si è – bambini che amano cantare e si offrono al gioco di Io Canto – senza prendersi troppo sul serio, ma tentando di giocare sulla base delle canzoni trasmettendo – e provando – emozioni adatte alla loro età.