Si è svolta ieri a Los Angeles (di notte, per noi in Italia) l82esima notte degli Oscar (al secolo Academy Awards). Due le novità (il doppio presentatore: Steve Martin, alla sua terza esperienza, e il debuttante Alec Baldwin) e dieci i candidati come miglior film invece che i tradizionali cinque.

Un duello quello annunciato tra i favoriti a portarsi a casa il maggior numero di statuette tra The Hurt Locker e Avatar, diretti rispettivamente da Kathryn Bigelow e James Cameron, un tempo marito e moglie, vinto decisamente dal primo, che ha vinto sei Oscar (di cui due molto pesanti: miglior film e regia) contro i tre del secondo (tutti in categorie tecniche: scenografia, fotografia dellitalianissimo Mauro Fiore ed effetti visivi).

Abbastanza coerenti con i pronostici i vincitori nelle categorie attoriali: miglior attore protagonista Jeff Bridges, cantante country alcolizzato in Crazy Heart, miglior attrice protagonista Sandra Bullock per The Blind Side (da noi ancora inedito), nel ruolo di una donna della middle-class americana che farà di un ragazzone nero un campione di football; miglior non protagonisti si sono affermati invece Christoph Waltz per Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino e Monique per loutsider Precious (che ha vinto anche per la miglior sceneggiatura non originale di Geoffrey Fletcher), storia di unadolescente nera semi-analfabeta, incinta per la seconda volta (il primo bimbo è disabile), violentata dal padre e maltrattata dalla madre (Monique, appunto) che cerca riscatto in una scuola.

 

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Non ce l’hanno fatta purtroppo gli italiani Aldo Signoretti e Vittorio Sodano a vincere per il miglior trucco de Il Divo: la statuetta l’ha portata a casa Star Trek (Barney Burman, Mindy Hall e Joel Harlow). Miglior film straniero è stato decretato l’argentino The Secret in Their Eyes (El Secreto de Sus Ojos) (maggiormente favoriti erano il tedesco Il nastro bianco di Michael Haneke e il francese Il profeta di Jacques Audiard).

 

Il bellissimo Up della Disney ha vinto sia come miglior film animato sia per la colonna sonora (dell’italo-americano Michael Giacchino; miglior canzone è stata invece premiata la ballata country di Crazy Heart The Weary Kind (Theme from Crazy Heart), di Ryan Bingham e T Bone Burnett).

 

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Miglior attore protagonista
Jeff Bridges in Crazy Heart

 

Miglior attore non protagonista
Christoph Waltz in Bastardi senza gloria

 

Miglior attrice protagonista
Sandra Bullock in The Blind Side

 

Miglior attrice non protagonista
Mo’Nique in Precious: Based on the Novel ‘Push’ by Sapphire

 

Miglior film animato
Up Pete Docter

 

Scenografia
Avatar Scenografia: Rick Carter e Robert Stromberg; “Set Decoration”: Kim Sinclair

 

Fotografia
Avatar Mauro Fiore

 

Costumi
The Young Victoria Sandy Powell

 

Regia
The Hurt Locker Kathryn Bigelow

 

Documentario (Feature)
The CoveLouie Psihoyos e Fisher Stevens

 

Documentario (Soggetto corto)
Music by Prudence Roger Ross Williams e Elinor Burkett

 

Montaggio
The Hurt Locker Bob Murawski e Chris Innis

 


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Film straniero
The Secret in Their Eyes (El Secreto de Sus Ojos) Argentina

 

Trucco
Star Trek Barney Burman, Mindy Hall e Joel Harlow

 

 

Musica (Colonna sonora originale)
Up Michael Giacchino

 

Musica (Canzone originale)
The Weary Kind (Theme from Crazy Heart) da Crazy Heart Musica e parole di Ryan Bingham e T Bone Burnett

 

 Miglior film
The Hurt Locker Kathryn Bigelow, Mark Boal, Nicolas Chartier e Greg Shapiro, Producers

 

 Film corto (animato)
Logorama Nicolas Schmerkin

 

 Film corto (Live Action)
The New Tenants Joachim Back e Tivi Magnusson

 

 Montaggio sonoro
The Hurt Locker Paul N.J. Ottosson

  

Missaggio sonoro
The Hurt Locker Paul N.J. Ottosson e Ray Beckett

  

Effetti visivi
Avatar Joe Letteri, Stephen Rosenbaum, Richard Baneham e Andrew R. Jones

 

Sceneggiatura (non originale)
Precious: Based on the Novel ‘Push’ by Sapphire Sceneggiatura di Geoffrey Fletcher

 

 Sceneggiatura (originale)
The Hurt Locker Scritto da Mark Boal