Ennesima lite nello studio di Ballarò, il talk politico condotto da Giovanni Floris, questa volta tra il viceministro ai trasporti Roberto Castelli e l’economista Michele Boldrin. A scatenarla, le dichiarazioni di Michele Boldrin espresse con fare piccato e un snob, alle quali Castelli, dopo lunghi minuti di silente atetsa, non ha saputo resistre. «Le vicende viste dall’America fanno tristezza, abbiamo a 20 minute di chiacchere interne ad una casta che si racconta delle proprie vicende interne, delle visioni segrete e delle vendette, usando metafore che non hanno niente a che fare con i problemi del Paese. Dei problemi del Paese non se ne parla» ha esordito Boldrin quando Floris gli ha dato la parola. Castelli, intanto, sorrideva.
In effetti, l’intevento dell’economista Boldrin, di economico aveva poco nulla. Boldrin, nel suo intervento attacca l’Italia, gli Italiani, il governo e Castelli, rinfacciandogli numerose colpe: il fatto che alcuni assessori del nord si siano aumentati lo stipendio «quando l’Italia ha perso il 5 per cento del reddito», il discutere di quali Province abolire quando è noto che sono tutte inutili», la difesa di Alitalia da parte del governo «una vergogna mondiale».
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Castelli assiste all’attacco di Boldrin in silenzio. Sorride. Non si capisce se perché realmente divertito o per malcelare una certa rabbia. Quando Floris gli concede la replica, Castelli si rivolge direttamente al conduttore: «Posso farti una domanda» dice Castelli. «Ma dove l’hai trovato quello lì – continua. No, perché è difficile trovarne uno così. Dov’è che è andato a recuperarlo? Ed è un economista questo… Ha fatto grandi analisi economiche!
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