Anche i ricchi (e famosi) piangono. Questa volta tocca a Cameron Douglas, figlio di Michael Douglas. Cameron Douglas, infatti, pare l’abbia combinata grossa, e dovrà scontare cinque anni dietro le sbarre. Tutto, sommato, in ogni caso, gli è andata bene. Cameron Douglas, infatti, è stato condannato per detenzione e spaccio di stupefacenti, in particolare di eroina e metamfetamina. E per reati del genere, di norma la pena non è inferiore ai dieci anni.



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Il figlio di Michael Douglas, Cameron Douglas, era stato arrestato il 28 luglio nel Gansevoort Hotel dell’esclusivissimo Meatpacking District di Manhattan. Cameron Douglas, come ha poi confessato, stava facendo da mediatore per un carico di droga: 230 grammi di metamfetamine dalla costa occidentale a quella orientale. La metamfetamina negli Usa costa circa 80 dollari al grammo. Per cui, il figlio di Michael Douglas, Cameron Douglas, aveva tra le mani almeno 18 mila dollari di sostanze stupefacenti.



Il figlio di Michael Douglas, Cameron Douglas, dopo che la sentenza è stata letta si è scusato, in particolare con la sua famiglia per l’incubo da lui stesso arrecato e ha ammesso la sua dipendenza dalla cocaina fin dall’età di 13 anni. Il padre di Cameron, Michael Douglas, in aula con una lettera autografa indirizzata al magistrato, si è assunto gran parte delle colpe per il comportamento del figlio: «Io conosco bene il dilemma di trovare la propria identità quando hai un padre famoso. Sono convinto che mio figlio trarrà insegnamento da questa avversità per diventare un bravo cittadino»



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–  Duro, in ogni caso, il commento di molti osservatori: «Se invece di Douglas si fosse chiamato Smith, Jones o Rodriguez, sarebbe finito in gattabuia per almeno 10 anni», ha detto, ad esempio, il New York Pos