Prende il via proprio oggi un altro importante momento nella transizione del sistema televisivo italiano al digitale terrestre, la nuova piattaforma per la diffusione di contenuti tv, che, a velocità sostenuta, sta raggiungendo e coprendo tutto il paese. In questa fase, a essere coinvolti saranno gli abitanti della Lombardia (esclusa Mantova), del Piemonte orientale, delle province di Parma e Piacenza.
A un primo periodo di switch over in cui la trasmissione digitale convive con quella attuale, analogica, seguirà in autunno lo switch off, che decreterà lo spegnimento definitivo della vecchia tecnologia. Questa prima fase di convivenza di analogico e digitale è stata pensata proprio per dare modo agli abitanti delle regioni di volta in volta coinvolte di adeguare la propria dotazione tecnologica senza trovarsi, così, di punto in bianco e da un giorno allaltro, a non poter più vedere la televisione.
Ci sono però due reti che già da oggi faranno (come già accaduto nelle regioni già digitalizzate) da apripista, e che per prime saranno visibili solo in digitale terrestre: Rai2 e Rete4. E per queste due reti sarà linizio di una fase di probabile difficoltà negli ascolti. Lesperienza insegna che non tutti gli spettatori corrono subito ad acquistare il decoder e che, quindi, una buona parte del pubblico potenziale, materialmente non potrà proprio vedere i canali in questione.
vero, si tratta di un fenomeno temporaneo, destinato a ridursi progressivamente fino a esaurirsi allatto dello switch over. Però, nel frattempo, il calo di ascolti di queste reti sembra inevitabile, come ha insegnato il fenomeno della migrazione al digitale lo scorso autunno in due grosse regioni come Lazio e Campania.
Ma il processo non si ferma qui. Dallautunno fino a fine anno, altre regioni saranno coinvolte in questa corsa tumultuosa: Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Liguria. Un cambiamento che nel complesso coinvolgerà il 40% della popolazione italiana e che insieme alla digitalizzazione già avvenuta in altre regioni fra 2008 e 2009, porterà a fine anno al 70% della popolazione, il totale degli italiani coinvolti in questa rivoluzione digitale. La fine del processo, con il completo trasferimento dellofferta tv su piattaforma digitale anche nelle regioni residue, è prevista per il 2012.
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Poco o nulla quello che devono fare gli spettatori. A loro, che la trasmissione sia analogica o digitale poco importa. Hanno solo bisogno di collegare il loro vecchio televisore a un una specie di “scatolotto” (set top box che serve a ricevere ed elaborare il segnale digitale) o di acquistare un televisore predisposto (e da aprile 2009 tutti i televisori in vendita hanno già questa predisposizione).
I decoder, poi, sono di due tipi: zapper, che consentono solo di vedere i canali in chiaro; e Mhp che permettono di utilizzare i servizi interattivi e di accedere alle offerte a pagamento. Al massimo, se ci fossero problemi, devono far controllare l’antenna e il funzionamento dei cavi che dall’antenna portano al decoder. Et voilà, il gioco è fatto. L’impianto richiesto dal digitale terrestre infatti è lo stesso già usato per le trasmissioni analogiche ed è quindi già presente in tutte le abitazioni.
Il primo grosso vantaggio del digitale terrestre è un significativo incremento dell’offerta. Sulla frequenza dove prima passava un canale, con la nuova tecnologia ne potranno passare cinque. E, in effetti, già oggi per chi ha un decoder, il ventaglio dei canali e dei prodotti disponibili si è notevolmente ampliato.
Sul versante dei contenuti free sono arrivate nuove reti dedicate a target specifici. Solo per fare solo alcuni esempi: La5, dedicata al pubblico femminile; Boing per ragazzi e famiglie; Rai4 per un pubblico giovane e attivo; prestigiose offerte di informazione come Class news o BBC World. E altre presto seguiranno.
Importante però è anche il ventaglio di contenuti pay a disposizione:
Mediaset premium, nelle sue varie articolazioni: Calcio (con Champions League, Europa League, Campionato, …); Cinema (premium cinema, Emotion, Energy, Studio Universal); Gallery (Joy, Mya e Steel); Fantasy; Reality
Dahlia tv, con calcio, sport minori anche estremi, documentaristica e contenuti per adulti
Conto TV: sport e programmazione per adulti
Nitegate: solo contenuti per adulti
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E, poi, secondo grande vantaggio, la qualità del segnale: scordiamoci le nebbioline e i canali che un po’ si vedono e un po’ no. Il digitale terrestre o si vede o non si vede e immagini e suoni sono proposti nella stessa definizione che l’emittente sceglie per la messa in onda. Sono quindi possibili, per esempio, trasmissioni in doppio audio o in alta definizione.
Una nuova tecnologia e un nuovo modo di proporre e vedere la televisione che aumenta la possibilità di scelta dello spettatore e incrementa la quantità e la qualità del contenuto, consentendo di accedere a prodotti sempre più mirati e targettizzati. Ma anche, qualche volta, a prodotti più “impegnativi”, raffinati e originali o comunque solo diversi da quelli che normalmente si vedono.