Finisce Annozero. L’ultima puntata sarà il 10 giugno. Michele Santoro ha risolto il suo rapporto di lavoratore dipendente con la RAI con un accordo consensuale. Rimarrà in RAI con altri incarichi, ad esempio serate evento e la produzione di una docu-fiction, progetto che Santoro accarezza da tempo e che considera il futuro della televisione generalista. “Mi sento ingessato in programmi come Samarcanda, Il raggio verde, Annozero. Voglio provare strade nuove” ha detto Santoro. Si polemizza al momento sui reali motivi dietro la notizia talmente inaspettata che neanche i collaboratori più stretti di Santoro, ad esempio Marco Travaglio, ne sapevano niente. Ha commentato Travaglio: Ho letto il comunicato. E mi dispiace molto che Annozero non ci sia più. Anzi, mi dispiace moltissimo”.

Cè chi ha visto in queste parole del giornalista il tono risentito di chi si sente tradito. Cè chi pensa invece che finalmente Berlusconi sia riuscito nel suo intento, quello di far finire la trasmissione Annozero. Cè chi commenta stupito che un matrimonio obbligato per legge (Annozero doveva andare in onda per una sentenza di un giudice che obbligava la RAI a mandare in onda il programma a quellora, quel giorno, su quella rete precisa) sia finito in un divorzio invece consensuale fra le parti. Paolo Garimberti ha infatti detto a Santoro queste parole: Fai quello che ti senti . Sappi che io comunque difenderò sempre il tuo diritto di fare Annozero”. Come si sentirà il fedelissimo pubblico di Annozero, quello corso in massa ad appuntamenti come RAI per una notte? Santoro comunque non lascia la RAI. Firmerà un contratto in esclusiva per due anni.

– E porterà a casa un bel po’ di soldi, quelli della buonauscita del dipendente Santoro ma anche quelli del risarcimento in seguito al cosiddetto “editto bulgaro” che lo aveva obbligato a sospendere Annozero. C’è chi sorride, a questo punto, pensando che Santoro ha affidato la gestione delle sue trattative con la televisione di Stato nientemeno che a Lucio Presta, agente di tante star televisive, da Bonolis alla Clerici, uno che sa come fare a conquistare contratti milionari.