E’ Daniele Battaglia, figlio di Dodi, il mitico chitarrista dei Pooh (lui famoso per davvero) il vincitore dell’Isola dei Famosi. O, come qualcuno l’ha ribattezzata, l’Isola dei (non) Famosi. In ogni caso, Daniele Battaglia, dopo aver vinto l’Isola, famoso vuole diventarlo sul serio. E non essere ricordato solo come “il figlio di Dodi Battaglia”. Non sarà semplice. Ma, come ha ribadito in un’intervista a Tgcom, potrebbe anche farcela. Pare, infatti, che a Simona Ventura stia talmente simpatico Daniele Battaglia da farle decidere di adoperarsi per spalancare al minipooh le porte dello Star System. «Mi piacerebbe fare una trasmissione musicale» ha detto Daniele Battaglia, spigando perché ha deciso di partecipare all’Isola dei Famosi: «Ho sempre subito una certa prevenzione e molti preconcetti – ha detto Daniele Battaglia – perché sono sempre stato indicato come il figlio di Dodi dei Pooh o il “fratello sfigato” di Francesco Facchinetti». Per il figlio di Dodi il programma rappresenta «l’opportunità di presentarmi per quello che sono veramente e credo che questo sia arrivato al pubblico che mi ha votato».
Che Daniele Battaglia condurrà un programma, viene ormai dato per certo. «Scopro solo ora la grande opportunità che mi viene data e ne sono molto fiero. Mi piacerebbe fare un programma che possa attingere dalle mie esperienze passate». In effetti, Daniele Battaglia, sembra che un po’ di gavetta l’abbia fatta: «Ho lavorato molto a Radio Italia, pubblicato album e ora collaboro con Radio 105. Insomma la mia bella gavetta me la sono fatta!
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Daniele Battaglia è contento, si gode il trionfo, ma non dimentica. «Nella prima settimana di permanenza – dice Battaglia, tornando sugli screzi che ci sono stati durante la permanenza sull’Isola – Sandra Milo mi aveva detto delle cose bellissime, che ero una persona speciale e che mi avrebbe salvato da qualsiasi nomination, salvo poi nominarmi alle mie spalle». E’ ancora amareggiato il figlio di Dodi Battaglia, che così commenta: «prima ricevevo una carezza e poi un pugno, mi sono sentito preso in giro».