Lho incontrata veramente Licia. Una notte di ferragosto. Stava ballando e non si era accorta di me e della mia maglietta. Forse era stanca, perché recitare in tutte quelle serie devessere stata una faticaccia.

Nellautunno del 1986 i bambini trepidavano: Licia stava per tornare in Tv in carne e ossa. Nessuno aveva mai osato tanto nella televisione italiana e nella mia mente di bambino cera un misto fra stupore ed eccitazione. La prima visione di Licia fu per me un colpo al cuore.

vestita uguale al cartone. Allora è lei veramente!. Credo che per anni tutti abbiano sperato che arrivassero anche Candy Candy e Georgie, ma la Fininvest si concentrò solo su Licia e Mirko e produsse ben 4 serie. In ordine: Love me Licia, Licia Dolce Licia, Teneramente Licia, Balliamo e Cantiamo con Licia. Se avessero continuato la produzione avremmo avuto anche: Dal Parrucchiere con Licia, Simpaticamente Licia, In pensione con Licia e Licia Botox Licia.

Alcuni urlarono al trash ma lenorme successo fece subito mandare in orbita il telefilm, che a distanza di 20 anni, è diventato un cult. Cristina Davena fu scelta come protagonista. Bastava una parrucca e un grembiulino da casalinga di Voghera per farla diventare come la mitica Licia.

A Pasquale Finicelli fu affidato il ruolo di Mirko, ma a lui toccavano sedute di trucco un po’ più lunghe: i capelli da tingere, i vestiti di Malgioglio da riadattare e la voce da doppiare. La mitica voce che si sentiva nei dischi era infatti quella di Enzo Draghi e così venne dato a lui il compito di dare anche la parola al personaggio.

 

 

A Marco Bellavia toccò il ruolo di Steve, ve lo ricordate? Quello che suonava la chitarra con gli occhiali e sembrava un non vedente. Sebastian Harrison era, a mio avviso, il personaggio più riuscito. Con la chioma rubata direttamente alla sirenetta, era veramente tale e quale a Satomi.

 

 

 

E che dire di Salvatore Landolina alias Marrabbio, bravissimo attore e caratterista? Di notte me lo sogno ancora con i suoi baffetti da sparviero. Poi c’era Manuel de Peppe nei panni di Matt il batterista. Ve lo ricorderete anche nei panni di Gabriele nella serie di Don Tonino. Alla bravissima doppiatrice Emanuela Pacotto fu dato il ruolo di Marika e meno male che non la pettinarono come l’originale cartone animato, ovvero con una frangia di 4 capelli secchi.

 

 

 

Tony, il chitarrista, era interpretato da Giovanni Colombo, molto somigliante ad un “Cugino di Campagna”. Per il ruolo di Andrea furono scelti due bambini, nella prima serie Luca Lecchi e nelle altre Valerio Floriani. Questo il cast originale di “Love me Licia”. Nelle altre serie furono sostituiti alcuni componenti dei Bee Hive e introdotti nuovi personaggi per rendere la storia un po’ più ricca e originale. I dischi prodotti furono 6 e vendettero qualcosa come 400.000 copie.

 

Guardavo Licia ballare in mezzo alla pista e speravo che i suoi occhi incrociassero i miei anche solo per un momento. Non è da tutti incontrare una delle proprie eroine. Per anni avevo fantasticato che dalla piscina di mio zio uscisse il Mazinga Z o che Bia apparisse a insegnarmi la magia. Ma quello che stavo vivendo in quella discoteca era pura realtà.

 

DI BALLIAMO E CANTIAMO CON LICIA

 

 

Quando lei si girò verso di me fu amore a prima vista. Mirko divenne solo un ricordo. C’eravamo solo io e lei. La gente intorno a noi scompariva, la musica assordante sembrava non infastidirci. Mentre si avvicinava il cuore mi batteva forte. Cosa le dico ora?

 

Tra le scene cult della serie restano indimenticabili: quella del matrimonio fra i due innamorati, dove Licia era vestita con un abito da Miss Primavera delle Langhe; il cameo del presentatore Corrado; le scene dell’ultima puntata dove Licia dice a Mirko di essere incinta e dove Cristina D’Avena telefona a Steve dei Bee Hive, in una sorta di passaggio di consegne fra le due protagoniste con un salto dalla finzione alla realtà.

 

“Arriva Cristina” sarebbe stata così la naturale evoluzione della serie e l’occasione per far sì che Licia crescesse in santa pace il suo pargolo nell’intimità della sua famiglia. Ancora una volta però ci hanno lasciato con un finale aperto e nessuno ha mai detto se è nato un maschio o una femmina.

 

“Ma dove hai comprato questa maglietta?”. Io ero pietrificato, Licia mi stava rivolgendo la parola. “Scusa mi senti? Ti stavo chiedendo dove hai preso questa maglietta”. “Non l’ho comprata, l’ho fatta io! Pensa se ci scrivevo sopra ‘Albano’ magari incontravo lui”. Credo non abbia capito la battuta. “È molto bella, ma come mai hai messo il mio nome?”. “Non vorrai chiedermi i diritti adesso?”.

 

 

 

Che dire di più? Licia è bassina e chissà se Mirko per baciarla la prende ancora in braccio. Ma soprattutto avrà saputo del nostro incontro?

 

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