Al Festival del Cinema di Venezia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta è stato accolto da fischi, urla a contestazioni.
E iniziato il Festival del Cinema di Venezia, la kermesse lagunare dal prestigio mondiale che premia ogni anno i film migliori, per la giuria, con lambito Leone dOro. Una passerella per registi, attori e sceneggiatori in cui pavoneggiarsi, stringere rapporti, concedersi ed ottenere visibilità e sponsorizzare il proprio prodotto in una vetrina seguita da milioni di persone. Vale anche per chi non gravita direttamente attorno a quel mondo. Il red carpet di Venezia lusinga pure le velleità, in particolare, dei politici a cui, per obbligo o vanità, tocca spesso di dover presenziare. E capitato ieri al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, al quale non è andata troppo bene.
Il più fido consigliere del premier ha partecipato alla cerimonia di apertura che vede gli artisti tra la folla di fronte all’ingresso del Palazzo del Cinema. Ma, non appena è arrivato al Lido, ad trovato ad accoglierlo un gruppo di contestatori che lo ha ricevuto con urla, fischi, insulti e grida come «vergogna!», «a casa!». Il medesimo trattamento è stato riservato al presidente dell’Udc Rocco Buttiglione.