Inizia con un vaffa la nuova stagione di Annozero di Michele Santoro. Sin dal discorso introduttivo a inizio trasmissione infatti Santoro si è rivolto con toni polemici ai vertici Rai, facendo un paragone tra il suo lavoro e chi produce bicchieri. I vertici rai, per Santoro, hanno ostacolato Annozero in tutti i modi, non hanno fatto pubblicità, e poi non hanno rinnovato il contratto a due membri importanti, Marco Travaglio e il vignettista Vauro.
Siamo tornati un po’ ammaccati, anche senza spot, ma il miglior spot siete voi che ci guardate. Noi rappresentiamo quella parte di opinione pubblica che crede nella libertà di opinione, spesso calpestata ha detto il conduttore. Oggi voglio parlare con i più accaniti fan del premier, uomini del fare e di azienda ha detto. Fate finta che io sia un vostro dipendente, costruttore di bicchieri. In 4 anni abbiamo prodotto 41 milioni di euro con un utile di 14 milioni di euro senza denaro pubblico. Ora voglio parlare in particolare con uno di loro. Io devo mettermi a fare i bicchieri. Lei che fa? Rinuncia ai bicchieri, ci mette su la liquidazione e mi chiede di andare via. Va bene che le sto antipatico, ma lei blocca la pubblicità, la produzione, ci toglie il tavolo da disegno e a Vauro e Travaglio non fa il contratto. Se vogliono devono lavorare gratis e loro lo fanno, ma non è finita.
Quindi il vaffa: “Ora dimenticate Santoro, dimenticate tutto. Se viene un direttore e vi dice: ogni bicchiere deve avere un marchio di libertà ex ante, voi che rispondete: ma ‘vaffa…nbicchierè”. Immediata la replica di Mauro Masi: “È molto grave che Santoro nella sua spasmodica e anche un po’ ridicola ricerca della provocazione fine a se stessa rivolga al capo azienda frasi inaccettabili, bugiarde e mistificanti”.
E poi: “Lui si ritiene più uguale degli altri e svincolato dalle leggi anche quando ne chiede continue deroghe e quando chiede contratti ad personam. È evidente che la questione dovrà essere affrontata in tutta la sua gravità in Consiglio di Amministrazione della Rai al più presto”.