Massoneria, tanto per cominciare; e poi la politica, il mondo finanziario, i servizi segreti inglesi, il Vaticano e la Camorra: sono gli ingredienti principali de Il Banchiere di Dio, il film sulla vicenda che ebbe come fulcro il caso Calvi con lannesso crac dello Ior. La pellicola, che non lesina nomi e cognomi, ricostruisce tutti gli intrecci che condussero, alla fine, alla messa in scena, o presunta tale, del suicidio di Roberto Calvi, sotto il Ponte dei Frati Neri a Londra. Sette anni dopo “Segreti di stato” il regista Giuseppe Ferrara ha realizzato questo film inchiesta su uno dei personaggi più discussi della repubblica italiana, appunto Roberto Calvi. Ha voluto andare a fondo anche dei misteri dell’Italia di quel periodo storico. Roberto Calvi, presidente del Banco Ambrosiano dal 1975, fu arrestato nel 1981 per il fallimento del Banco Ambrosiano, poi condannato a 4 anni di reclusione e 15 miliardi di multa. Fuggì all’estero e fu appunto trovato impiccato il 18 giugno del 1982 sotto il Ponte dei Frati Neri a Londra. Ferrara è anche il regista di “Cento giorni a Palermo”, “Il caso Moro” e “Giovanni Falcone”.

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La sceneggiatura è dello stesso Ferrara con la collaborazione di Armenia Balducciò. Il ruolo di Calvi era destinato a Gianmaria Volontè. Fu poi Omero Antonutti a impersonificare il finanziere Roberto Calvi. Tra i vari attori ci sono anche figure importanti del cinema italiano e mondiale come Pamela Villoresi (Clara, la moglie di Calvi), Rutger Hauer ( Marcinkus), Giancarlo Giannini (Flavio Carboni), Alessandro Gassman (Francesco Pazienza). Un film che naturalmente racconta anche i fatti principali che sono accaduti in quegli anni. La P2, l’attentato a Papa Giovanni Paolo II, la guerra delle Falklands, tanto per citarne solo alcuni che appaiono in "I banchieri di Dio". La pellicola ha avuto problemi durante la lavorazione, in quanto la magistratura ha voluto verificare delle ricostruzioni su questa vicendas, ancora
sotto esame.