Il direttore generale della Rai ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla prossima programmazione di canali importanti quali RaiTre e RaiUno. L’intenzioen è quella di un cambiamento alquanto radicale: “Basta con una tripartizione rigida che risale a trent’anni fa e non sta più nè in cielo nè in terra secondo la quale Raiuno è votata soprattutto all’intrattenimento, Raidue a una programmazione più giovanilista, Raitre detiene il monopolio esclusivo dell’approfondimento dell’informazione e culturale”.



Naturalmente le parole di Masi apriranno polemiche: ci sarà chi vedrà in questa decisione, una decisione politica, quella di togliere spazio informativo a una rete, la Tre, da sempre in mano alla sinistra: “E’ evidente – ha detto Masi – che l’approfondimento lo fa in prevalenza Raitre e lo fa secondo i propri standard. Non entro nel merito politico, ma penso sia un grave errore gestionale lasciare che l’approfondimento informativo sia detenuto di fatto da una sola rete”.



E inoltre "spesso in questa stagione abbiamo assistito a programmi bilanciati sull’ospite politico ma totalmente sbilanciati su servizi ed esperti. Talk show che si vedono oggi in Rai non esistono in nessun paese del mondo". Masi ha infine parlato anche di magistratura: "La Magistratura – dice- va rispettata e le sue sentenze applicate, semmai impugnandole nelle sedi opportune" ma "mi limito a dire che la Rai deve fare i conti con sentenze totalmente incredibili di cui è difficile trovare precedenti in Italia o in altri Paesi occidentali che hanno un peso tale nella governance che si trasformano in un vantaggio oggettivo per tutti i nostri concorrenti".