Non sapeva chi era lospite che, con tanto riguardo, aveva insistito per inserirla nella lista degli invitati. Un invito come tanti, di quelli che unattrice del suo calibro, probabilmente, accetta semplicemente perché, a fare una selezione di tutte quelli pervenuti, ci a pensato il suo agente. E così, Hilary Swank, .Golden Globe e premio Oscar per Boys Don’t Cry e premio come migliore attrice protagonista per Million Dollar Baby, si è ritrovata in una spiacevole situazione. Ovvero, al compleanno di Ramzan Kadyrov, primo ministro ceceno, ritenuto dai più un dittatore che sovente non si è fatto scrupolo a calpestare i basilari diritti umani. Kadyrov gode dellappoggio del presidente Putin. Dopo che il padre, il presidente della Cecenia Akhmad Kadyrov, fu assassinato il 9 maggio 2004venne nominato vice primo ministro del Paese sino a quanto non si avvicendò con il primo ministro Sergei Abramov nel 2005, dopo che questi morì in un incidente stradale. Di provenienza paramilitare, è spesso stato accusato di violenze e brutalità, di essere feroce e antidemocratico. Secondo lAssociazione per i Popoli Minacciati (GfbV), associazione tedesca in difesa dei diritti umani, almeno il 70 per cento dei casi di omicidi, stupri e torture che sono avvenuti in Cecenia, sono opera dellesercito privato a capo del quale cera Ramzan. Si tratta di un paraesercito conosciuto come i Kadyrovtsy, di cui fanno parte da 3000 uomini.
Negli ultimi tempi, non avendo praticamente ostacoli frapposti tra sé a la conquista assoluta del potere, la sua influenza su ogni ambito del paese si notevolmente accresciuta, mentre si è ridimensionata quella russa, il che non ha mancato di irritare il Cremlino. Dopo li termine della seconda guerra cecena, si è decisamente ridotta la presenza di truppe russe nel Paese. Alla festa del compleanno del dittatore, oltre allattrice, cerano lattore Jean Claude Van Damme e la violinista britannica Vanessa Mae Lassociazione in difesa dei diritti umani Human Rights Watch (Hrw) ha aspramente criticato i 3 per la loro presenta, il 5 ottobre scorso, al 35esimo compleanno del dittatore.
La festa, secondo l’associazione, «ha banalizzato le sofferenze delle innumerevoli vittime degli abusi dei diritti umani in Cecenia». L’attrice, dal canto suo, ha mostrato di cadere dalla nuvole e, molto ingenuamente, si è detta «profondamente dispiaciuta di aver partecipato a questo evento». Poi, ha aggiunto: «Se avessi saputo cosa si nascondeva dietro questa festa, non sarei mai andata». L’organizzazione per i diritti umani auspica che i tre attori restituiscano, a questo punto, gli elevati compensi che hanno ricevuto per partecipare alla festa o che li devolvano in beneficienza.