Giuliano Ferrara nella puntata di questa sera del suo programma “Qui radio Londra”, andato in onda alla 20.30 su Raiuno,ha iniziato parlando del vecchio Partito della Democrazia Cristiana, che si ispirava ai principi cattolici. Un partito grasso, come Ferrara lo ha giustamente definito, dunque molto ricco, che ha governato per molto tempo l’Italia, facendo cose sia bellissime che orripilanti, fino al momento della caduta della Prima Repubblica. Fu allora infatti che in seguito agli scandali di Tangentopoli, il partito si scisse malamente come se si trattasse di mafia e corruzione in tanti altri piccoli partiti, senza che nessuno andasse a prendere in un modo o nell’altro le sue difese, in quanto il Cardinale Ruini aveva deciso che i cattolici dovevano stare sparpagliati. 
Ieri però il Cardinal Bagnasco è andato ad un convegno che si è tenuto nella cittadina umbra di Todi, nel corso del quale pare che qualcuno abbia voluto provare a rifondare una nuova demoscrazia cristiana. I fatti stanno in questo modo fondamentalmente: Berlusconi, si sa, si è comportato male su diversi punti, in particolare per via della storia delle intercettazioni, ed il cattolico lo scandalo non è mai stato propenso a sopportarlo. Così, ha voluto sottolineare Giuliano Ferrara, invece di aspettare le regolari elezioni, che tutto sommato sarebbero arrivate anche abbastanza presto, costoro avrebbero intenzione di abbattere nellimmediato Berlusconi, con una bella spallata.
I cattolici, dunque, avrebbero pensato a mettersi insieme a tutti quelli contrari allattuale governo, per buttarsi a sinistra e andare così a costituire una nuova grande maggioranza che potrebbe liberare lItalia da Berlusconi. Però per fare ciò bisognerebbe necessariamente sottostare ad un compromesso, andando a rinunciare a tante cose, come la difesa del matrimonio, la lotta contro laborto, leutanasia, e via dicendo.
Ma questi, come sappiamo, sono quei principi che Benedetto XVI ci tiene sempre a ribadire e a definire come assolutamte non negoziabili. Tentare dunque di metterli da parte, solo ed esclusivamente per ottenere lo scopo di mandare a casa prima possibile il governo di Berlusconi, sarebbe come inseguire unossessione maniacale, mettendo in palio un qualcosa di troppo importante. Ed è proprio questo quello che il cardinale Bagnasco ha voluto far sapere ieri ai neo-democristiani con i quali si è incontrato al convegno di Todi.
Su questo davvero non ci sono dubbi. Il suo messaggio è stato chiarissimo: loro possono fare quello che vogliono, ma la Chiesa non fa politica in quel senso. Il problema è che queste parole non sono state correttamente riportate dai mezzi di informazione, in quanto Repubblica e Corriere della Sera hanno entrambi detto il contrario, cioè che sarebbe nata ieri una democrazia cristiana in grado di abbattere Berlusconi.
Niente di più sbagliato. Ed è proprio questo che Giuliano Ferrara ha voluto sottolineare in questa puntata, cioè il fatto che dei mezzi di informazione così importanti e di così grande rilievo a livello nazionale non dovrebbero manipolare in questo modo la realtà dei fatti. Ferrara ha voluto dunque criticare la distorsione delle informazioni che a volte vengono manipolate in maniera eccessiva al solo fine di andare a sostenere le proprie ideologie politiche. Anche per questo il conduttore ha tenuto a riportare i fatti per come sono andati sul serio, facendo un resoconto breve ma accurato degli eventi di ieri.



Ovviamente in questo suo resoconto non ha voluto restare neutrale, perché dalle sue parole è trapelato un chiaro schierarsi dalla parte dell’attuale governo, andando così ad attaccare in qualche modo chi ha voluto dare delle notizie non del tutto oggettive, a discapito ovviamente dell’attuale presidente del consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi. Andare a dire infatti che si starebbe venendo a creare una nuova possibile maggioranza da contrapporre a quella attuale è inteso da Ferrara come un colpo teso contro il governo, anche se inferto in modo del tutto indiretto tramite i mezzi di informazione.

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