La seconda puntata della miniserie televisiva “La donna che ritorna” comincia con l’arrivo al Commissariato di polizia dell’uomo che ha riconosciuto da una foto sul giornale Paola come sua moglie Luisa. Si tratta di un agricoltore dell’Umbria che ha una figlia di nome Alice. Il suo nome è Bruno Gedda, ed è convinto che la donna in questione sia proprio sua moglie. Bruno non la vedeva da due settimane e la stava cercando disperatamente. Paola o Luisa non mostra nel vederlo alcun segno di riconoscere l’uomo nè tantomeno sua figlia. Intanto, Paola continua a vivere con suo figlio, sua nuora, ed il piccolo Pietro, suo nipote, anche se l’ispettore Marco la informa che il figlio non le ha detto tutta la verità sulla sua identità: non sarebbe, infatti, suo figlio naturale, ma il figlio del precedente matrimonio del marito, che però lei avrebbe cresciuto sin da bambino.
Il figlio le chiede di firmare dei documenti della fabbrica. Di fatto, Paola aveva lasciato da poco la gestione della fabbrica di biancheria intima, di cui la famiglia Silenti era proprietaria, proprio al figlio, perchè voleva occuparsi del nipote che a breve doveva subire un importante intervento chirurgico al cuore. Paola capisce che quei documenti hanno a che fare con la cessione dell’azienda, e dice di essere alquanto confusa in quel momento, e così prende del tempo per rifletterci. Intanto la donna va con Marco sul lungomare di Anzio, perchè è stata ritrovata la macchina che aveva usato la sera in cui aveva perso la memoria. Qui, proprio davanti alla Fondazione dove si era recata quella sera, Paola ha dei ricordi e la regia ricostruisce molto bene i suoi flashback a brandelli.
In particolare, la donna ricorda di aver ricevuto un messaggio sul cellulare da una persona che dichiarava di essere l’amante di suo figlio. Paola sente che il figlio e la nuora litigano, ma non capisce bene di cosa si tratti, se di problemi di coppia, o di problemi economici, o forse di entrambi. La baby-sitter di Pietro, Valentina è irreperibile e tutti cominciano a preoccuparsi di questa sua assenza. Ciò che è tratteggiato meglio nella scrittura della fiction è il rapporto tra la nonna ed il nipotino, il quale la guida attraverso il suo recente passato, che lei non ricorda. Paola con lui è allegra e una mattina lo porta in giro con sè, ora che ha riacquistato la sua macchina perduta.
I due vanno in fabbrica, ma qui Paola si accorge che tutte le macchine da cucire sono spente e nessuno sta lavorando. Una delle operaie le confida che circolano delle voci che suo figlio voglia venderla a dei coreani. Paola è scioccata da questa notizia e vuole subito andare da Marco. Con il piccolo Pietro vanno a casa sua, ma non lo trovano lì. Marco, infatti, è andato a parlare nuovamente con Bruno Gedda e sua figlia nel piccolo paese di Rocchette in Umbria. I due vivono in un posto davvero isolato in mezzo alla campagna. Marco riesce a fargli confessare che la donna sparita Luisa era andata via da vent’anni, e non da due settimane come avevano dichiarato in un primo momento. Il cappotto che Paola indossava la sera che aveva perso la memoria apparteneva proprio a lui. Alice, intanto, flirta con l’ispettore in più occasioni, e i due si sfidano anche con le rispettive moto. Paola viene pesantemente rimproverata dal figlio e dalla nuora per aver portato in giro il bambino che potrebbe avere delle crisi cardiache improvvise, nelle sue condizioni di confusione.
Dal giorno seguente Paola sarà seguita costantemente da un’infermiera che la guarderà a vista, non permettendole neanche di usare il telefono. Quella notte, però la donna prende la macchina perchè vede il figlio uscire dopo aver ricevuto una misteriosa telefonata sul cellulare. L’uomo viene, di fatto, attirato in una zona boscosa, ma lì non trova nessuno ad attenderlo. Paola osserva tutta la scena. Lì purtroppo poche ore dopo sarà ritrovato il corpo di una giovane donna. Paola la mattina successiva vede al computer un dvd che ha ritrovato nella sua auto, nella speranza che possa aiutarla a ricostruire qualche frammento del suo passato. Sul dvd c’è un videomessaggio di Valentina, la baby-sitter che le implora di aiutarla.
La ragazza è stata legata e viene tenuta prigioniera da qualche parte. Paola è disperata, e non sa come fare a mettersi in comunicazione con Marco, perchè le viene impedito di usare il telefono, ed anche di avere contatti con il nipotino Pietro. Questi riesce, però, con uno stratagemma ad eludere la sorveglianza e a comunicare con lei con i walkie-talkie che Marco gli aveva regalato in occasione del suo compleanno.
E’ proprio il bambino a telefonare alla polizia per far intervenire Marco. Paola riesce a metterlo al corrente di quanto sta accadendo a Valentina. La sensazione che loro hanno è che si tratti di un serial killer che li sta accerchiando. La trama della fiction è, infatti, quella di un vero e proprio thriller, e riesce a tenere viva l’attenzione dello spettatore.
Intanto, Marco ha scoperto che una certa Isa è stata uccisa venti anni prima nel paese di Rocchette con modalità analoghe a quelle utilizzate per ammazzare Katia. Il cerchio sembra stringersi, ma non è ancora chiaro intorno a chi.
Pietro ha un malore e viene portato con un intervento di emergenza in ospedale. Subito dopo gli eventi subiscono un’accellerazione drammatica, in quanto viene ritrovato il cadavere di Valentina nel bosco e il figlio di Paola viene arrestato perchè considerato responsabile dell’omicidio.