La puntata di ieri sera de “Le Iene” si apre con l’anteprima, che prevede il “classico” balletto dei tre conduttori e la presentazione, prima della pubblicità, del primo servizio. Questo è incentrato sul racconto di Alessandro Vavassori, che parla della sua drammatica esperienza come seminarista. Entrato in seminario in prima media, all’età di 11 anni, racconta che di notte il padre spirituale entrava nella sua camera e passava la notte con lui, denudandosi e molestandolo sessualmente. Il padre spirituale obbligava i bambini ad un colloquio privato con lui ogni 15 giorni, e anche in queste circostanze costringeva i giovani ad atti sessuali, costringendoli a mantenere il segreto. Questa storia è proseguita per ben due anni, alla fine dei quali l’uomo è stato trasferito.
Dopo averne parlato con la madre nel 2004, Alessandro ha iniziato la sua battaglia contro il suo molestatore. Il suo primo gesto è stato quello di richiedere, all’allora vescovo, la scomunica del prete. Il vescovo però gli disse che già da tempo l’uomo era stato allontanato dal lavoro con i bambini, sospettando infatti da tempo le sue tendenze, cosa che l’intervistato sostiene però non essere mai avvenuta. Il servizio si chiude con un consiglio ai bambini costretti a subire tutto questo, che trovino il coraggio di dirlo ai proprio genitori, perché la colpa non è mai di chi subisce.
Il secondo servizio è uno scherzo ai danni del Divino Otelma, orchestrato dal gruppo delle Iene Bugs, che l’hanno contattato per un rito propiziatorio per una ditta fasulla. Lo scherzo ha inizio quando Otelma, accompagnato da un autista (attore delle Iene), giunge nel luogo prefissato, e dopo essersi cambiato, indossando gli abiti di scena, si rende conto che non c’è nessuno ad attenderlo. Così inizia a chiedere aiuto ai passanti, che in realtà non sono altro che attori, e ben presto si ritrova sul ciglio della strada ad attendere che qualcuno venga a prenderlo. Infine giunge una telefonata da parte di un addetto della società, che gli chiede di tornare alla porta d’entrata del capannone. Qui però, ancora una volta, non arriva nessuno ad accoglierlo. Dopo 9 ore, Otelma chiama i carabinieri e torna a casa, e il servizio si chiude con una maledizione telefonica ai danni delle tre Iene.
Il terzo servizio è un intervista tripla a Michele Placido, Giorgio Panariello e Massimo Ghini. Svolta soltanto per fare degli scherzi ai tre attori, l’intervista inizia con una burla innocua, la classica penna che dà la scossa. Poi, dopo qualche domanda, va via la luce nella stanza e hanno inizio le “torture”. Si torna poi alle classiche domande e infine, dopo l’ultima domanda inerente i sogni erotici, la luce va via di nuovo, e quando gli intervistati tornano a vedere cosa accade nella stanza, si rendono conto che l’intervistatore è nudo dinanzi a loro, e così, con una grassa risata si conclude il servizio.
Il quarto servizio riguarda i video porno amatoriali, e in particolare quelli falsi che sfruttano il nome dei vip, com’è capitato a Giusy Ferreri. La cantante ha contattato le Iene per smentire la sua partecipazione al famoso video presente in rete, e con un rapido confronto, grazie a dei frame estrapolati dallo stesso, il giornalista riesce a mostrare le incongruenze tra i corpi delle due donne. Si conclude così una vicenda che a lungo ha danneggiato l’immagine della Ferreri.
Il quinto servizio tratta dell’affissione abusiva dei manifesti elettorali sparsi in tutta Italia. Analizzando la città di Milano le Iene creano il podio dei più multati dal Comune di Milano, evidenziando che i suddetti politici hanno presentato ricorso, e che probabilmente attendono la prossima sanatoria (un condono generale), che consentirà loro di pagare una minima quota rispetto all’importo totale.
Il sesto servizio è il famoso “Sconvolt Quiz”. Si tratta di una facile sfilza di domande poste a dei ragazzi a caso all’uscita, spesso nelle prime ore del mattino, dalle discoteche. Purtroppo però nessuno di loro riesce a dare la risposta esatta.
Anche il settimo video è comico, e ha come protagonista Nuccio Vip, che non fa altro che infastidire dei personaggi famosi incontrati in strada, i quali, imbarazzati accettano le sue pacche continue senza saper cosa rispondere.
L’ottavo e ultimo servizio è il più serio e drammatico, e riguarda una ragazza che ha contattato le Iene perché, ormai da un anno, sua sorella è scomparsa. Il tutto è avvenuto dopo che la giovane aveva iniziato a lavorare in un’erboristeria, e dopo aver chiesto dei soldi ai suoi genitori per aprire un’attività commerciale suggeritale da Dio, ha venduto la sua casa ed è sparita. Dopo molte ricerche un’attrice delle Iene, con un videocamera nascosta, rintraccia la ragazza, dopo però aver conosciuto più a fondo i responsabili dell’erboristeria, che dietro la scusa della fede in Dio nascondono un proficuo business dai molti aspetti oscuri. La giovane non sembra star male, ma il suo modo di parlare lascia intuire con chiarezza il plagio subito, esprimendosi come se avesse davanti a sé un copione ben scritto e imparato a memoria.