Continua su Rai Uno, con grande successo di ascolti, La donna che ritorna, fiction dai toni thriller di cui stasera è in onda la terza puntata. Tra i protagonisti Barbara Livi, nel ruolo di Daria, che in esclusiva a Ilsussidiario.net racconta l’esperienza sul set della serie con Virna Lisi. Barbara Livi, nata il 5 maggio 1973, si è fatta conoscere dal grande pubblico per la sua interpretazione in “Incantesimo 5…”. Dopo aver vinto a 16 il concorso di bellezza “Un volto per il cinema” inizia due anni dopo la sua carriera come attrice teatrale con una partecipazione allo spettacolo “Caron Dimonio”. Nel 1993 ha una parte nel film “Storia di una capinera” di Franco Zeffirelli. Dopo aver proseguito l’attività teatrale per alcuni anni, comincia a dedicarsi quasi esclusivamente al cinema e alla tv. Tra i suoi lavori principali ci sono in teatro “Aulularia di Plauto” del 1992, “Penetrazioni” , del 1993, rappresentato al “Festival di Edimburgo”, “Volevamo essere gli U2” del 1994. Al cinema “Cuore cattivo” del 1995 di Umberto Marino, “L’anno prossimo vado a letto alle dieci”, con la regia di Angelo Orlando del 1995, “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, con la regia di Enza Negroni del 1996, “La classe non è acqua” regia di Cecilia Calvi” del 1997, “Un milanese a Roma” regia di Diego Febbraro del 2001, “Fly Light” regia di Roberto Lippolis del 2007. Tra le sue interpretazioni in tv ricordiamo “Dove comincia il sole” del 1997, “Tequila e Bonetti”, il primo episodio del 2000. “Incantesimo 5” del 2002, “Un medico in famiglia 4 “del 2004”, “Un caso di coscienza 2” e “Un caso di coscienza 3”, rispettivamente del 2006 e del 2008. . E anche “Un caso di coscienza 4” del 2009. . “Paura di amare” del 2010. Questi solo i più importanti lavori di una tra le più importanti attrici sulla scena italiana.



E’ una fiction  molto particolare,  quasi una sorta di thriller, di giallo televisivo. Come giudica “La donna che ritorna”?“La donna che ritorna” è sicuramente una fiction molto particolare, che ricrea l’atmosfera dei gialli, dei thriller più avvincenti. Si parla di persone che in apparenza potrebbero essere normali, ma che potrebbero essere tutti i potenziali assassini di questa storia. Questo contribuisce a rendere molto avvincente “La donna che ritorna”:  i vari personaggi della fiction possano avere una doppia identità. Una storia quindi avvolta nel mistero e nel dubbio continuo di cosa possa nascondersi dietro l’angolo. Una fiction che dà un ritratto molto lineare della famiglia di questi tempi storici.



Come è stato lavorare con Virna Lisi? E’ stata un’esperienza straordinaria. Virna Lisi è una delle attrici più importanti del cinema italiano, un personaggio che ha ricevuto anche tanti premi per la sua bravura, la sua capacità di interpretare diversi ruoli recitativi.

Come è stato interpretare la parta di Daria, si è trovata bene in questo personaggio? E’ stato divertente. A differenza di “Incantesimo”,  di “Un caso di coscienza”,  qui ho interpretato un ruolo un po’diverso, di questa donna apprensiva, con il figlio malato di cuore, con un marito che ha avuto una relazione con la modella uccisa. E’ stata un’esperienza artistica che mi è molto piaciuta.



Ci può anticipare qualcosa delle prossime puntate?

Non posso raccontare molto e svelare il nome, il volto dell’assassino. Posso solo dire che questa storia si dipanerà tra gli intrighi famigliari che vengono tratteggiati fin dall’inizio della fiction.

Ci può raccontare qualche aneddoto del backstage?

Ci siamo molto divertiti. E’ stato molto bello girare questa fiction. Quello che vorrei far rilevare è la bravura del regista Gianni Lepre, che ogni giorno aveva un’idea diversa su come girare e ribaltare le varie scene. Questo portava noi attori a essere sempre in tensione, a farci mille dubbi sul modo di recitare che dovevamo tenere. Ma alla fine ha prodotto i suoi risultati, perché ne è scaturito un lavoro molto positivo.

Questa fiction sta ottenendo ottimi ascolti. La seconda puntata ha avuto 5.560.000 telespettatori, con uno 20,16% di share. Secondo lei a cosa si deve il successo di questa fiction?

Siamo molto contenti perché nelle prime due serate in cui questa fiction è andata in onda abbiamo battuto un programma come “Ballarò”. I motivi di questo successo sono tanti. C’è la presenza di Virna Lisi, un’attrice che ha avuto sempre durante tutta la sua carriera un pubblico femminile. Poi c’è la complessità e la bellezza di una sceneggiatura molto interessante, con la presenza di una donna senza memoria, di questo bambino malato di cuore, questa suspense che attraversa tutto lo svolgimento della fiction.

Ha avuto finora diverse esperienze televisive,cinematografiche e teatrali. Quale reputa le più gratificanti, quali saranno i suoi prossimi lavori?

Si ho avuto tante esperienze lavorative. Ho iniziato da giovane con un corso di 3 anni che “Il Piccolo teatro” di Milano teneva a Roma. Ho fatto tanta televisione, tanto cinema, soprattutto tanto teatro, verso cui ho un amore veramente particolare. Cerco di essere impegnata su varie esperienze artistiche, per cimentarmi in ogni campo della recitazione. Cerco di tenermi aggiornata frequentando i seminari di Michael Margotta. Penso infatti che anche in un lavoro come quello dell’attore ci sia sempre da imparare.

I suoi prossimi lavori?

“Né con te, né senza di me”, che uscirà a febbraio, che vede la presenza nel cast di Sabrina Ferilli.. . E’ una storia d’amore ambientata nell’ottocento, precisamente nel 1840. Una bella storia avvincente, quella di Vincenzo Terracciano,  tra moti risorgimentali, sentimenti forti e tanta cura della scene in cui si svolge questa fiction.. Abbiamo avuto infatti la fortuna di indossare dei costumi dell’epoca veramente belli. E’ stato piacevole proprio portarli, abiti un po’ speciali che il costumista aveva fatto mandare da Londra. Un altro lavoro poi di questa carriera di attrice sarà ancora “Paura di amare”.

Un’artista completa potremmo dire, ha detto che ama particolarmente il teatro.

Non voglio togliere niente alla televisione. Ma quando fai teatro c’è la possibilità di provare per tanto tempo prima della messa in scena dello spettacolo. E questo è molto bello, molto gratificante. A differenza della televisione dove certe volte ti arrivano poco tempo prima i copioni delle scene che devi girare. O magari succede che certe volte come accadeva in “Incantesimo” o “Un medico in famiglia” giri delle scene mentre stanno andando in onda le prime puntate della soap opera.

E’ diventata famosa anche per aver recitato in uno spot pubblicitario, con Gerard Depardieu…

Si è stata una bellissima esperienza, quella appunto di aver recitato all’età di 24 anni in questo spot con Gerard Depardieu, uno dei più grandi attori del cinema mondiale. Un attore che stimo moltissimo.

E’ quindi un’artista a tutto campo, preferisce il cinema, il teatro o la televisione? Ci sono altre arti espressive che predilige particolarmente?

Come ho detto prima, preferisco il teatro. L’unica cosa che mi dispiace è che spesso gli attori che fanno tanta televisione in Italia vengono considerati poco idonei a recitare nel cinema. Questo mi dispiace molto, perché mi sembra una consuetudine molto italiana. Mi piace suonare il pianoforte e disegnare, con il tipo di tecnica dell’acrilico e del figurativo. Mentre non amo particolarmente essere dedita alla scrittura.

Le piacerebbe lavorare all’estero?

Per ora sto in Italia e va bene così. Devo dire che non amerei particolarmente andare negli Stati Uniti, perché considero il cinema americano molto commerciale e questo non mi piace: Mi piacerebbe invece lavorare in Francia. Considero anche molto positivamente la cura, l’attenzione, la serietà con cui si fa cinema in questa nazione.

Ci sono dei registi con cui le piacerebbe lavorare?

Uno su tutti è sicuramente Pedro Almodovar. Poi in Italia amo moltissimo Sorrentino, Crialese, Garrone. Ho tanta stima per un regista come Jean Pierre Jeunet, autore di “Il meraviglioso mondo d’Amelie” e Fernand Ozpetek, autore de “Il bagno turco”, due registi straordinari.

(Franco Vittadini)