Quarto Grado, nuove rivelazioni sul delitto di Melania Rea. Ombre sul caso Claps. Quarto Grado, ecco i casi affrontati nella puntata del 18 novembre 2011, in onda su Rete 4. Si è parlato di Cristina Golinucci, di Chiara Poggi e dell’assoluzione di Alberto Stasi. Nuove intercettazioni aggravano la posizione di Salvatore Parolisi. Per quanto riguarda l’omicidio di Elisa Claps, la condanna a Danilo Restivo non conclude la vicenda: si parla di inchiesta “bis”. Novità arrivano anche da Avetrana. In studio il Generale Lucisno Garofano, la giornalista Barbara Palombelli, il criminologo Massimo Picozzi, lo psichiatra Alessandro Meluzzi. Un servizio mostra la mamma di Elisa, che chiede giustizia anche verso chi ha “depistato le indagini”, permettendo a Danilo di trasferirsi in Inghilterra. La procura pensa di riaprire il caso. Venerdi scorso, a Salerno, la Mamma era in aula mentre la sentenza dell’ergastolo viene pronunciata. In collegamento da Potenza, Filomena Rorro è davanti alla chiesa sequestrata dopo la vicenda. L’inviata spiega come la mamma di Elisa abbia puntato il dito sul parroco Don Bignola, reo di aver nascosto qualcosa. Lui smentisce ogni coinvolgimento. Vincenzo Pascali, direttore del Dipartimento di Genetica dell’Università Cattolica di Roma, sarebbe iscritto nel registro degli indagati dalla Dda della Procura di Salerno. L’ipotesi di reato contestata sarebbe il falso in perizia. In studio, Marisa Degli Angeli, madre di Cristina Golinucci, che, ricollegandosi al caso Claps, spiega come anche per sua figlia non si sia fatto inizialmente nulla. Un video ripercorre la vicenda sin da quando nel 1992 si sono perse per sempre le sue tracce. Solo a Febbraio di quest’anno la Polizia scientifica arriva nelle cripte, scandagliandole col georadar, ma non trovando nulla. La mamma punta sulla pista di Emanuel Boke, ragazzo di colore autoaccusatosi, ma assolto per insufficienza di prove. Ora, il ragazzo sembra scomparso nel nulla. Il caso di Yara Gambirasio sembra essersi invece fermato, anche se le indagini proseguono. La prova al momento più utile per lo sviluppo delle indagini e il cellulare, scomparso con le. Tra la popolazione, prelievi a tappeto per identificare il DNA dell’omicida. Si segue anche la pista di Eddy, ragazzo morto la stessa notte a 15 chilometri dal paese di Yara. Brevemente, si accenna al mistero di don Gianni Baget Bozzo, morto per un presunto infarto: un testamento che sparisce, un’eredità contesa, una bevanda energetica spacciata per medicinale: sono questi gli elementi che non tornano nel caso. Eleonora Schiaffino, la cugina che più accanitamente sostiene la tesi dell’omicidio, in collegamento telefonico invita a seguire la pista della bevanda. Nuove notizie per l’omicidio di Melania Rea: Teresa Capone, zia della vittima, è ospite in studio per commentare delle intercettazioni molto strane. Salvatore Parolisi, da una cabina telefonica vicino Napoli, parla con l’amante di nascondere alcune tracce su Facebook, per togliere lei dal mirino. Apparentemente, sembrano solo elementi inerenti alla loro storia. Ma ciò che suscita perplessità, sono le sue reazioni durante l’interrogatorio, dove egli pare più preoccupato di coprire l’amante che affranto per la morte della moglie. Sabrina Scampini, collaboratrice di Quarto Grado, riassume tutte le prove a favore della colpevolezza di Salvatore. Come dirà lei, questo è un’altro dei casi in cui delle indagini condotte bene potrebbero fare la differenza. In seguito, si parla del delitto di Chiara Poggi: la sentenza di primo grado ha assolto Alberto Stasi, ma ha lasciato alcune zone grigie in questa vicenda. Principale motivo dell’assoluzione, i “soli” 23 minuti trascorsi tra il momento in cui egli si è svegliato e l’accensione del suo PC, definiti troppo pochi per commettere il reato con quelle modalità. E’ stata sequestrata un’altra bicicletta, più vicina a quella vista da una dirimpettaia e descritta come bici di Alberto Stasi. Al microfono di Ilaria Mura, Manuela Reale, cugina di Chiara. Chiede di non dimenticare, e parla delle parole che Chiara aveva verso Alberto Stasi, che non lasciavano sospettare di nulla. Sulla questione dei periti, in studio Barbara Palombelli spiega come spesso vengano appaltate indagini importanti, con una certa superficialità da parte delle forze dell’ordine. Una decisione molto importante è stata presa sul delitto di Sara Scazzi. (continua alla pagina seguente)
Cosima Serrano e Sabrina Misseri rimarranno in carcere almeno fino al riesame di Lunedì, poichè continuano a sussistere le ragioni per farlo. Secondo il giudice, inoltre, tutte e due mentono. Un video ripercorre le interviste in cui Sabrina viene ritenuta un’abile simulatrice. In collegamento, Remo Croci discute proprio dell’atteggiamento di questa ragazza di fronte alle telecamere e riassume l’ordinanza dei giudici. Armando Amendolito, avvocato di Michele Misseri, è in studio per analizzare l’atteggiamento di Sabrina: ritiene che la sua fermezza e l’assenza di cedimenti sia alquanto singolare. In un’intervista di Quarto Grado Michele, messo di fronte ai suoi “controsensi”, difende strenuamente moglie e figlia, autoaccusandosi. Da un marito che parla troppo, si passa a uno che parla troppo poco: è quello di Lucia Manca. Il paese un’opinione se l’è fatta: gran parte di loro pensa sia proprio lui l’assassino. Un video ripercorre gli indizi del giorno della sua scomparsa, che resta tuttora avvolta nel mistero. L’inviata Francesca Carollo, da Venezia, spiega come stiano avvenendo gli interrogatori su tutti i conoscenti: l’unica cosa certa, è che il marito potrebbe aver ha mentito.