Il più grande spettacolo dopo il weekend: quali segreti dietro il successo della seconda puntata? Ascolti tv da record per la seconda puntata di Il più grande spettacolo dopo il weekend. 12 milioni 157 mila telespettatori di media, per uno share del 42.60%, con picchi di 14 milioni 695 mila alle 21.47, nel momento in cui si esibivano i  Coldplay e un successivo picco di share del 49.17 sui saluti finali di Fiorello, prima della sigla finale. Il secondo appuntamento con il varietà di Rai Uno, rispetto al primo, ha guadagnato il 3.41% di share e 2 milioni 361 mila telespettatori. La puntata di ieri, lunedì 21 novembre, dello show di Fiorello, escludendo i vari Festival di Sanremo e gli eventi speciali in generale, è storicamente inquadrabile come lo show di prima serata più visto dal 2006 ad oggi, e al secondo posto troviamo la prima puntata del varietà. Gianni Foresti, in esclusiva per Ilsussidiario.net, commenta con il suo stile un po’ bonario e un po’ tranchant, le ragioni di questo grande successo televisivo. Il programma di Fiorello ha stravinto anche lunedì sera. Numeri da finale di calcio della Champions League con una squadra italiana. E il Grande Fratello di  Mediaset? Legnata: 15,71% di share e 3.800.000 teste. Alcune considerazioni. Se nella prima puntata il programma era stato visto soprattutto dai quarantenni in su, questa volta Fiore ha puntato molto sui giovani. È partito coi Cordplay (alla romana), poi con Caparezza, l’attrice Laura Chiatti, i monologhi sulle ragazze che si stirano i capelli e lo slang alla scialla, e  la tecnologia alla Twitter (è un suo sponsor?). Per i meno giovani c’era  Michael Boublè con le sue melodie, le battute (questa volta un po’ loffie) sulla politica del nuovo e vecchio governo con canzoncina annessa (Ciao, ciao Brambilla…), una canzone del 1968 di Caterina Caselli, e una ancora bella Edwige Fenech. Senza dimenticare Freddy Mercury, la spassosa imitazione di Salvo Sottile, X Factor5 con Marco Baldini/Ariso e Fiorello/Morgano. È proprio un varietà e  c’è divertimento per tutti, due ore spassose che tolgono la tristezza della crisi contingente.  Fiore non c’è dubbio è bravissimo, è capace di coinvolgere le persone a casa e quelle sul palco con lui. Usando termini da prima Repubblica, si potrebbe dire che è un artista nazional-popolare, che attrae anche i giovani. La sua è una bella ironia, non è mai sfacciata e strafottente, non umilia mai nessuno. I vari comici schierati dovrebbero imparare da lui. Il sesso poi è un argomento che Fiorello normalmente non tocca e qui l’ha solo sfiorato garbatamente tirando in ballo Bruno Vespa. Ma c’era un motivo, il nostro sapeva che dopo di lui ci sarebbe stato Porta a Porta. (continua alla pagina seguente)



Il “furbetto” di Bruno Vespa ha ambientato la puntata su Fiore, facendo rivedere ampi stralci della prima e seconda puntata. E gli è andata di lusso con il 28% di share e 2.900.000 telespettatori . Si può dire che ha concluso la corsa in velocità, ma con la benzina di Fiorello. Ha battuto anche la svogliata e insulsa comicità di Mai dire Grande Fratello che si è fermata al 20% di share con un milione di spettatori. Speriamo che Vespa si calmi, sennò da lunedì prossimo il titolo del programma sarà: # Il più Lungo spettacolo dopo il weekend!

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