A 84 anni di età è morto il controverso regista inglese Ken Russell. Uno degli autori di cinema più trasgressivi e complessi, Russell era stato sposato quattro volte e aveva avuto cinque figli. Famoso fu lo scandalo che circondò una delle sue prime opere, il film “I diavoli” con l’attrice Vanessa Redgrave. film che venne accusato di blasfemia tanto che all’epoca, il 1971, il critico cinematografico di Avvenire, il poeta Giovanni Raboni, venne licenziato per aver difeso l’opera nella sua recensione. Ovviamente gli appassionati di musica rock ricordano Ken Russell soprattutto pe rla brillante e visionaria trasposizione su schermo del disco del gruppo The Who, “Tommy”. Alla musica Russell dedicò diversi lavori, specie la classica, con film biografici sulle vite di Ciajkovski, Mahler e Liszt. La sua vena trasgressiva e polemica tornò alla ribalta con il crudo “Whore” nel 1991, realistica storia di una prostituta. Ken Russell era nato nel 1925 a Southampton con il nome di Henry Kenneth Alfred Russell. Esordisce nel cinema solo alla fine degli anni Sessanta – anche se aveva diretto alcuni cortometraggi e documentari sin dalla fine degli anni Cinquanta -, dopo aver lavorato come fotografo, ballerino soldato.  Il suo esordio ufficiale come regista è appunto del 1969 con il film “Donne in amore”, da subito opera controversa anche per la scena dei due uomini che lottano fra di loro completamente nudi. Nel film recitano attori di vaglia come D.H. Lawrence, Glenda Jacksone e Oliver Reed. Un film che si impone subito con numerose candidature agli Oscar, anche come miglior regia, ma ne vince una sola per la miglior attrice, Glenda Jackson. Tra le sue tante opere si ricorda anche il film “Valentino” del 1977 interpretato dal ballerino Rudolf Nureyev dedicato al famoso attore del cinema muto. E ancora: Stati di allucinazione (1980) China Blue (1984), Gothic (1986), L’ultima Salomé (1988). Negli anni Novanta aveva diradato la sua attività, diventando sempre più nome cult del cinema mondiale. Definito regista barocco, visionario, psichedelico, aveva sempre mostrato un certo fascino per il male nelle sue varie coniugazioni.



Definito regista barocco, visionario, psichedelico, aveva sempre mostrato un certo fascino per il male nelle sue varie coniugazioni.

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