Un dubbio comincia ad assillare gli italiani. Cosa farà il nuovo presidente del Consiglio Mario Monti per risollevare le sorti del nostro Paese?. Tutto per ora resta avvolto nella nebbia. Lunico punto alla luce del sole è che Mario Monti è considerato un vero mago delleconomia. E bravo e abile sullargomento a tal punto che nel primo incontro a tre con Angela Merkel e Nicholas Sarkozy, la scorsa settimana, sfruttando la sua grande perizia è riuscito a nascondere agli occhi dei suoi interlocutori ciò che in realtà intende realizzare, facendoli nel contempo sobbalzare di meraviglia, tanto da far loro esclamare in coro: Davvero impressionanti le misure che intende adottare!. E alla fine, tirando fuori un coniglio dal cilindro e otto chilometri di fazzoletti colorati dal taschino della sua giacca, li ha offerti al novello papà Sarkozy, a sua volta scocciato di aver ricevuto dalla Cancelliera tedesca, in quelloccasione come nelle dieci precedenti, lo stesso identico orsacchiotto di peluche da regalare al suo bebè.
Eh sì, Monti è un mago delleconomia. Quando ancora frequentava le elementari i suoi compagni lo chiamavano Harry BoTter, perché già sapeva tutto di titoli di Stato, spread e rendimenti. Alluniversità, poi, si divorava letteralmente tutti i libri di micro e macroeconomia: non a caso si è laureato a Bocconi.
Reso merito al merito, però, resta, papale papale, la domanda iniziale, che noi rilanciamo, perché, pane al pane e vino al vino, non ci piace essere così così, dei mediocri, dunque, udite, udite: cosa farà Monti? E visto che di mago si tratta, crediamo che solo un altro mago possa aiutarci a risolvere larcano.
Ci siamo rivolti perciò a Turchino Fatina, 57 anni, un omone di un metro e novanta per 107 chili, nato a Cazzago San Martino, in provincia di Bergamo, detto il Mago Magùt, che nella lingua dei suoi padri il bergamotto, cioè il bergamasco sempliciotto – significa Colui che è esperto nelluso della cazzuola, della malta, della mazza e della punta del 54.
Siamo andati a trovarlo nel suo attuale ufficio, al decimo piano di un palazzo in costruzione. Fatina lavora come muratore e a tempo perso fa il medium, anzi il ri-medium. Chi è il ri-medium? Il medium che deve sentire le voci dellaldilà due volte perché è un po sordo. E perché è sordo?
Perché per quarant’anni ha lavorato come operaio specializzato nell’uso del martello pneumatico. Quando sente “le voci” vibra tutto, ma non è per lo stato di trance raggiunto, ma perché per quarant’anni ha vibrato assieme al suo martello pneumatico, che lui ancora oggi chiama familiarmente con il vezzeggiativo femminile “la Mapne”. Sente le voci dai posti più improbabili: la cornetta del telefono, la tazza del water, il rubinetto che perde. Quando lo abbiamo incontrato, era fisso a guardare un infisso. Poi si è scosso, ha vibrato, è iniziato il trance, ha cominciato a parlare con l’aldilà e la sua porta d’accesso con l’altro mondo era nientepopodimenoche il panino con la coppa che sua moglie gli aveva preparato per la pausa pranzo. Ma non c’è pace né pausa pranzo per un sensitivo. E Turchino Fatina lo sa di essere un sensitivo. “Io sento la presenza di un porcino a 30 metri e di un porco a 300 metri, ossgnick!” (ossgnick è il suo misterioso e martellante intercalare).
Del resto, dalla Val Seriana alla Val Brembana, il lavoro di ri-medium non gli manca. Tiene una rubrica ogni venerdì notte sul quotidiano “L’Eco di Bergamo-ergamo-ergamo”. Oltre a leggere le carte (quelle del cantiere edile in cui lavora) e la mano (e talvolta anche il piede, caso quasi unico al mondo: pare ci sia solo uno sciamano della tribù dei Piedi Neri che sia in grado di farlo), Mago Magùt sa leggere il futuro nelle croste del taleggio e il passato semplicemente osservando la grandezza e la disposizione dei buchi su una fetta di emmenthal. “Tutti sanno leggere le carte, ma a leggere i buchi del gruviera si rischia di cavare un tafano dal buco, ossgnick!”.
Non solo. Nel suo curri-curriculum (si chiama così perché lo ha scritto davvero di corsa) si legge che Mago Magùt è un esperto di escapologia (“Ossgnick, una volta sono arrivati i ladri e io per la paura sono escapato via alla velocità di una lepre della Valle Cavallina, ossgnick!”), un esperto di autoipnosi (“Ho scoperto questa dote una mattina mentre mi facevo la barba: ossgnick, mi sono guardato negli occhi e mi sono detto: ‘Quando te lo dico io! Ti sveglierai quando te lo dico io, solo quando te lo dico io’”) e un esperto nei giochi di illusionismo (“Ossgnick, gli altri maghi si dilettano con la donna segata in due, io mi diverto con la donna cementata nella betoniera. Forse è per questo che non ho una compagna fissa…”).
Comunque per sapere da lui cosa farà Monti, il presidente-mago dell’economia, abbiamo sottoposto Mago Magùt a una seduta spiritica: in pratica gli abbiamo fatto bere molte sostanze alcoliche. E lo abbiamo messo alla prova, chiedendogli alcuni pronostici.
Alla domanda, classica, per rompere il ghiaccio, “Chi vincerà lo scudetto?”, Mago Magùt ha risposto cantilenando, in preda al trance: “Quando la Lupa arranca / la Zebra si fa forte / e se il Biscione sta a guardare / il Diavolo continua a vigilare / ma il piccolo uomo in azzurro dal nome simile all’amara bevanda scura e bollente (Lavezzi-Lavazza) / arrecherà grande gioia alla città dal monte infuocato (Napoli)”.
Abbiamo insistito: “Che tempo farà domani?”. E lui, catatonico: “Oggi grandi nuvole oscureranno il sole / Gli dei ci doneranno idrogeno e ossigeno dal cielo in abbondanza / Ma dopo ogni buio ritorna la luce / dietro ogni nuvola brilla sempre il sole / e domani il grande soffio di Eolo riporterà l’azzurro / E’ l’alternanza del ciclo della vita / Così dopodomani grandi nuvole oscureranno il sole / gli dei ci doneranno idrogeno e ossigeno dal cielo in abbondanza / e così può continuare all’infinito giorno dopo giorno”.
Allora lo abbiamo incalzato: “Che fine farà Berlusconi?”. Risposta, guardando vitreo la sua bolla di vetro (la bolla è lo strumento che serve a mettere a livello ogni piano): “Colui che è il prediletto di Biancaneve combatterà ancora i rossi / ma state Allegri: soprattutto lotterà con forza a fianco dei rossi e neri”.
Ci siamo! E’ pronto per la grande questione: Mago Magùt, cosa farà il governo Monti?
“Ossgnick ossgnick / dal Colle si è visto Monti che la sa lunga / vincere e sgominare l’uomo del bunga-bunga / ora il prof in loden deve fare qualcosa in più / ma il come e il quanto lo sa lo gnù quando gli spunterà il bignù (*)”.
(*) “Quando allo gnù spunterà il bignù” (il foruncolo) è il proverbio preferito di Mago Magùt: in pratica significa che nessuno sa quando e cosa accadrà.