Quarto Grado: intervista a Raffaele Sollecito. A Questo Grado, nella puntata di ieri sera, 4 novembre 2011, lattesa intervista a Raffaele Sollecito, che dopo quattro anni di odissea giudiziaria, di carcere, ha deciso di rompere il silenzio davanti alle telecamere di Rete 4. Lintervista è stata registrata, con lo studio senza pubblico. Un faccia a faccia tra il ragazzo per quattro anni considerato colpevole, insieme da Amanda Knox, del delitto di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa quattro anni fa a Perugia in via della Pergola. Salvo Sottile chiede a Raffaele cosa vorrebbe dire a chi non è ancora convinto della sua innocenza. Raffaele afferma che queste persone colpevoliste si sono sfogate su Facebook oppure sui blog. Ma costoro, dice lui, non conoscono sicuramente gli atti di questo processo e si affidano dunque esclusivamente a quanto dicono i media, prendendo per scontate cose che in realtà non lo sono. Ma in strada Raffaele ha invece ricevuto delle manifestazioni di sostegno, mentre nessuno lo ha accusato direttamente. Secondo lui, daltra parte, anche chi lo ritiene colpevole non gli andrebbe mai vicino, perché non conoscendo i fatti nello specifico, non saprebbe proprio cosa dirgli. Ma come racconterebbe sé stesso Raffaele Sollecito? Raffaele afferma che parlare di sé è un po difficile. Egli è consapevole di essere passato sempre in secondo piano in questa situazione. Raffaele si definirebbe un ragazzo onesto e dolce, con un cuore immenso ed una positività interiore che vorrebbe esprimersi sempre ed ovunque, un ragazzo che ha avuto unottima educazione. I suoi genitori sono stati sempre protettivi ed apprensivi nei suoi confronti ed in quelli di sua sorella, proprio perché ci tenevano ad avere dei figli retti ed onesti. Del resto la sua famiglia lo ha sempre appoggiato in questa vicenda, senza mai avere dei dubbi e senza pensare neanche per un attimo che lui potesse essere succube di Amanda. Ma come è stato riprendere il contatto con il mondo? Certe volte difficile ed altre volte entusiasmante, come quando ha rivisto il mare, vicino al quale è nato e senza il quale non può vivere. Sabrina Scampini propone un breve riassunto della vicenda giudiziaria di Raffaele. Il ragazzo dice che quando il giudice al momento della sentenza ha parlato di una parziale riforma, lui ha avuto paura che ci fosse per lui ed Amanda soltanto una riduzione della pena e non lassoluzione. Raffaele dice che non gli è capitato spesso di piangere da quando nel 2005 ha perso sua madre. Ma ora è la famiglia di Meredith a chiedere giustizia. Raffaele dice che anche lui vorrebbe sapere cosa accadde quel giorno. Poi Salvo chiede a Raffaele cosa ne pensa del fatto che Amanda si sia truccata per la ricorrenza di Halloween e lui dice che non la ritiene una scelta inopportuna e che è sbagliato concentrarsi esclusivamente su Amanda, perché allora bisognerebbe andare a vedere cosa hanno fatto anche gli altri amici di Meredith, le altre persone che le stavano intorno. Ma Raffele indossa davvero una maschera come pensano in molti? Lui risponde di no e ritiene che ormai qualsiasi suo atteggiamento porterebbe la gente a dargli del colpevole, in ogni caso, per via di una sorta di pregiudizio. Raffale tiene a precisare il fatto che questa orribile tragedia non deve mischiarsi al gossip e chiede rispetto per la sua vita privata, altrimenti si rischia di creare la trama di un film che non esiste. Per quanto riguarda la permanenza in carcere di Raffaele, egli racconta che all’inizio ha avuto dei problemi, ma poi pian piano anche gli altri detenuti hanno capito che in fondo lui era finito in carcere per un errore, tantè vero che quando è stato poi liberato, tutti sono stati contenti. Raffaele non vuole parlare di Rudy Ghede, condannato per il delitto di Pergugia, perché non lo conosce. Ma cosa pensa lui, perché Meredith è morta? Raffaele proprio non se lo sa spiegare perché non pensa che una ragazza di 20 anni potesse avere qualche nemico. (continua alla pagina seguente)
Salvo Sottile gli chiede infine se ha paura del verdetto finale della Cassazione e Raffaele dice che ha effettivamente un senso di angoscia che non lo abbandona, come uno spauracchio che gli cammina accanto e tende a dirottare la luce che guardi. Ai genitori di Meredith, invece, Raffaele direbbe che quello che è successo alla loro figlia è davvero allucinante, incredibile e inspiegabile, e che al loro posto farebbe di tutto per tirare fuori la verità.
Salutato Sollecito, Salvo si collega con Alberto Pastanella che si trova a Genova e fornisce un aggiornamento sul bilancio delle vittime. Si tratta per ora di sei morti accertati, tra cui ci sono anche dei bambini, mentre ancora si cerca il corpo di un bambino di otto anni.
A Chignolo d’Isola c’è Giorgio Sturlese Tosi che spiega quali sono gli aggiornamenti nelle indagini relative all’omicidio di Yara, per il quale stanno indagando sia la polizia che i carabinieri. Barbara Palombelli pensa che se è vero che esiste un nucleo familiare intorno al quale stringere le indagini, allora già potrebbe essere una buona notizia. A Bergamo è stata intanto poggiata una lapide in onore di Yara, ma i genitori non hanno voluto le telecamere.
Ci sono poi le novità su Lucia Manca che non può più essere definita una donna scomparsa, bensì una donna morta. Ma chi l’ha portata in quel sentiero isolato? Gli inquirenti escludono l’ipotesi del suicidio. Al momento non ci sono indagati per la sua morte e manca ancora la causa della stessa. Anche in questa storia il DNA è stato determinato per identificare il corpo di Lucia.
Si torna a parlare poi del delitto di Chiara Poggi, la ragazza di Garlasco. Di certo, se non è stato Alberto Stasi, allora l’assassino deve essere stato molto fortunato perché non ha lasciato alcuna traccia. Adesso si attendono i risultati del processo di secondo grado.
In chiusura, Salvo vuole riproporre alcuni spezzoni dell’intervista fatta a Sollecito all’inizio della puntata di stasera. Remo Croci, che lo ha conosciuto, dice che è un ragazzo diverso da come lo credevamo tutti, un ragazzo di buona famiglia.