Non è nuova lidea di combinare lindiscutibile fascino della Toscana e il genere della commedia sentimentale per raccontare una storia fiabesca, ambientata tra vigneti e borghi antichi. Stavolta è Arezzo a fare da sfondo alla miniserie di Rai Uno La ragazza americana, che rende omaggio alla regione di Dante e Leonardo raccontando la storia di una ragazza americana (Vanessa Hessler, alias Cenerentola) che eredita un castello e sinnamora di un maniscalco (Giulio Berruti) impegnato a difendere gli interessi degli artigiani locali.
La bella e determinata Susan Henderson è originaria del Kentucky, dove si è appena laureata in letteratura italiana. Scoprendo che il nonno, un Duca aretino, le ha lasciato in eredità un borgo con annesso un castello, si precipita in Italia per prendere possesso della sua nuova dimora. Secondo un classico clichè, il fidanzato americano che vive in ufficio e pensa solo agli affari la convince a trasformare lantica proprietà in un hotel di lusso, ma il progetto non piace per niente agli abitanti del luogo che ingaggiano una lotta contro lintrusa arrivata dagli States.
Tra ritratti inquietanti appesi in camera da letto e gatti neri negli armadi, Susan scopre che fare la castellana non è esattamente come nelle fiabe. Ad aiutarla trova la governante del nonno, Bice, che però nasconde qualcosa e, quando Susan comincia a indagare nel passato della sua famiglia, sembra volerla tenere lontana dal mistero consumato tra le mura di un castello di cui parla un vecchio diario scritto da una ragazza di cui il Duca si approfittava.
Mentre il fidanzato insiste perché Susan si procuri i documenti necessari alla trasformazione del borgo in un hotel, gli abitanti si riuniscono per elaborare un piano di battaglia. Si rivolgono a unavvocatessa in carriera che ha un motivo personale per allontanare lamericana, visto che il suo amante Vasco (il maniscalco del paese) dopo un inizio burrascoso dimostra di avere un debole per Susan. Un segreto sepolto nel passato sembra ostacolare la storia tra i due ragazzi, ma questo si scoprirà nella seconda puntata.

Dopo Cenerentola, Vanessa Hessler torna a interpretare il ruolo di una ragazza grintosa e determinata, che questa volta è in bilico tra due mondi (quello americano in cui è cresciuta e quello italiano a cui sente di appartenere), tra due amori e, naturalmente, tra il passato da scoprire e il futuro da costruire.
A metà tra la commedia sentimentale e il racconto del mistero, La ragazza americana punta a un pubblico familiare in fuga dai reality, dai melodrammi e dalle serie poliziesche. Sembra dunque tornato il tempo delle fiabe sugli schermi italiani, che tanti anni fa ospitarono un filone ispirato alle storie in costume che piacevano anche ai bambini. Saranno la crisi e il clima generale così deprimenti a spingere gli spettatori a rifugiarsi in un mondo alternativo alla realtà? Può darsi.
La miniserie non ha niente di nuovo, unisce diversi spunti presi in prestito dai film americani ambientati in Italia come Letters to Juliet, dalla commedia Un’ottima annata e dalle fiction nostrane che raccontano di segreti familiari. Ma un borgo fiabesco, qualche citazione letteraria che vuole rendere omaggio alla tradizione italiana e un cast di bellezze “pulite” contribuiscono a rendere il prodotto piacevole, se si perdonano i dialoghi spesso privi di sottotesto e alcuni stereotipi classici quali l’americano insensibile alla cultura e dedito solo agli affari (il fidanzato di Susan), la donna in carriera insopportabile (l’amante di Vasco) e il console degli Stati Uniti che gioca a golf nel suo ufficio.
Comunque andrà a finire la storia, si può stare certi che vivranno tutti felici e contenti nell’antico castello.