Presa Diretta Live – Presa Diretta Live si apre questa sera con un servizio sullalluvione in Liguria. Le immagini mostrano Genova nel giorno dellalluvione ed in quello successivo, quando lacqua è scesa pian piano e la città si è ritrovata nel fango. La gente mostra alle telecamere la condizione dei propri negozi, allinterno dei quali tutto è ormai da buttare. I cittadini dicono che qualcuno deve prendersi la responsabilità di quello che è successo, perché al di là dellevidente danno materiale, non è accettabile il fatto che siano morte ben sette persone. Proprio la scelta di far rimanere le scuole aperte nonostante lallerta ha creato forti polemiche, ma il sindaco dice che lo sbaglio è stato andare a prendere i bambini.
Ma cè anche chi ritiene che non si possa incolpare solo il sindaco, perché ci sono dei problemi che sono a monte e si sono venuti a creare in anni ed anni di mancati interventi di pulizia e di manutenzione. Ora tutto il quartiere e tutta Genova sono in lutto, perché proprio oggi ci sono stati i funerali di Angela, moglie di un agente di polizia penitenziaria e madre di due figli, Stefano e Domenico. La donna è morta proprio mentre andava a prendere a scuola uno dei due ragazzi. La signora Livia, rappresentante di un condominio, spiega ai microfoni di Presa Diretta che loro non avevano affatto percepito lallarme.
Per questo la gente non era preparata e cerano molte macchine in giro. Il bilancio delle vittime avrebbe potuto essere molto più alto di così. La signora rappresenta un comitato che era sorto nel 2007 per alcune problematiche edilizie, tra cui il problema del Ferregiano che aveva bisogno di manutenzione. Dal 2008 sono passati 4 anni eppure non si è fatto niente. I commercianti hanno svolto un ruolo importantissimo perché le loro botteghe aperte hanno rappresentato dei luoghi di salvezza per molte persone. Genova è attraversata da 5 grandi fiumi ed una quarantina di piccoli torrenti, come il Ferregiano.
Le responsabilità sono sotto gli occhi di tutti. Del resto la Liguria detiene il primato della cementificazione e nella Liguria tale primato lo detiene Genova. Si è costruito perfino nelle zone rosse ad alto pericolo di frane e questo vale soprattutto per la Valle del Bisannio Un rapporto di Lega Ambiente del 2011 spiega chiaramente come quello che è successo a Genova fosse assolutamente tutto prevedibile. Lo spiegano due degli autori, Francesca Ottaviani e Giorgio Zampetti. Il 98% dei comuni liguri è a rischio ed in provincia di La Spezia la percentuale sale al 100%, per un totale di 6633 comuni a rischio. Il problema principale che riguarda il nostro paese è che si è costruito molto anche nelle zone a rischio. 
Presa Diretta ha intervistato il sindaco, Marta Vincenzi, che ha dichiarato che c’è bisogno di fare dei lavori strutturali, che si stanno facendo pian piano perché mancano i soldi da usare subito. Questi lavori darebbero la certezza di una città senza problemi fra 15 anni. Va inoltre calcolato che i piani di bacino sono stati fatti senza tener conto dei cambiamenti climatici in corso. Servirebbe un grande progetto nazionale. Ma che fine hanno fatto i soldi per il piano di adeguamento? Stefania Prestigiacomo, ministro dell’ambiente, dice che il piano è ancora in piedi. Purtroppo quando c’è da tagliare i primi soldi che si tagliano sono quelli per l’ambiente. Così il piano si è realizzato ma ora va totalmente finanziato. Ma cosa pensa la Vincenzi del Partito del Cemento? Sinceramente, è forse proprio per questo che ha voluto fare il sindaco ed ha tenuto le deleghe all’urbanista. Vernazza è completamente distrutta e Nicola, un contadino del paese, mostra la situazione alle telecamere di Presa Diretta. Ormai si cammina sui tetti delle case e si possono toccare i lampioni.
Nicola spiega cosa c’era prima in confronto a ciò che di vede ora. Sandro Usai è morto invece a Monterosso, ma il paese più colpito è Borghetto Vara, con cinque vittime. I testimoni raccontano che si sentivano boati come bombe. I danni economici sono incalcolabili nei paesi colpiti e qualcuno fa notare che sarebbe stato più facile prevenire piuttosto che pagare ora i danni dell’alluvione. Sicuramente la spesa sarebbe stata minore. Mario Esposito aveva un caseificio e parla di due milioni almeno di danni tra casa, azienda e magazzino.
Massimo Cicconi invece vendeva auto e mostra alle telecamere la sua casa. Ad Aulla l’alluvione ha colpito soprattutto la parte nuova della città. Il comune è stato inondato ed anche il poliambulatorio. Il rischio idraulico però era ben noto almeno a partire dal 2006 a tutte le autorità e nonostante ciò si è continuato a costruire. 



La scuola media di Aulla è distrutta e la palestra sembra una palude. Ma a Giampilieri (Messina) com’è la situazione a due anni dall’alluvione? I lavori sono bloccati perché i fondi mancano e per ora si è sistemata solo la montagna. Si dovrà realizzare un canale e ai margini di questo saranno edificati degli edifici che ospiteranno le famiglie rimaste senza casa. Il resto sarà tutto demolito. Per chi ha già provato a tornare a casa la normalità non esiste più ed ogni volta che inizia a piovere essi scappano via per paura. 
Alcuni cittadini avevano anche fatto delle segnalazioni prima che avvenisse il disastro, ma non erano stati ascoltati ed ora questi stessi cittadini hanno perso tutta la loro famiglia. In chiusura, un cittadino di Genova fa un appello e chiede di non dimenticare.

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