Italialand, Maurizio Crozza imita il Papa A Italialand, in onda su La 7, tanti  i personaggi interpretati da Maurizio Crozza: si va dal Papa a Marchionne, a Montezemolo, a Ennio Doris. Il riferimento alla politica e alla manovra finanziaria non può mancare. Crozza parla delle caste e del pensiero “mafia” che è un po’ in tutti noi quando ci chiudiamo. Il concetto è “fate tutto quello che volete ma non toccate i miei interessi”, ed è così che i farmacisti ora ce l’hanno con il governo. Per non parlare poi dei tassisti. Ed ecco che arriva l’imitazione di Papa Benedetto XVI, attorniato dalle sue due guardie svizzere. Egli si trova a dover affrontare il problema spinoso dell’ICI. Si tratta di 800 milioni da pagare ed è un bel problema.



E’ un momento difficile per i risparmiatori, lo dice il presidente della banca Mediolanum in persona. C’è spazio anche per Agnelli, che non volle portare le auto in Cina, così oggi la Fiat ha il 2 % del mercato cinese. E poi c’è Cesare Romiti, che nel 1998 ha lasciato la FIAT con una buona uscita di 101 milioni di euro, 60 milioni di liquidazione e circa 40 milioni per il patto di non concorrenza…avevano forse paura che andasse ad esportare in giro la tecnologia della Tipo? Oggi invece c’è Marchionne che invece che allo Stato italiano chiede soldi a quello americano. Ma Marchionne sa com’è fatta una macchina? E soprattutto, la domanda essenziale è: come mai alla Fiat hanno deciso di rifare la Panda? Non avevano un altro modello in mente?



Crozza si ricorda di quando all’inizio della sua carriera di attore frequentava molto i treni. E si ricorda perfettamente della linea Genova-Milano. Ora, in 30 anni hanno eliminato i ritardi, perché prima si arrivava con 15 minuti di ritardo, ora invece hanno aggiunto 15 minuti agli orari. C’era poi la freschezza particolare delle salviettine salva-unto che ci si chiede se mai qualcuno le abbia viste bianche. I pendolari sulla Genova-Milano sono sempre gli stessi, però adesso a fianco ci sono i freccia rossa. Da una lato ci sono quelli che scendono col trolley e dall’altro c’è il popolo di Mosè dopo l’Esodo. La Stazione centrale di Milano rispecchia perfettamente l’Italia di oggi. Ma oggi cambierà tutto perché è arrivato Montezemolo con Italo. Sui treni sono state previste 2000 funzioni. Montezemolo ha voluto selezionare un sacco di persone per lavorare sui treni…soltanto che si è dimenticato di pensare ai macchinisti!



Dopo l’interruzione pubblicitaria si rientra in studio con l’imitazione di Marzullo, che questa notte vuole amare, sognare e vivere, facendo una pazzia, come il triangolo di Renato Zero. Il primo ospite con cui egli vuole parlare è l’Onorevole Seracchiani, che ha un taglio di capelli un po’ estremo, una sorta di frangia. C’è anche Rotondi che ha pubblicato su Libero una lettera che gli aveva spedito Cossiga da morto. In effetti egli ammette di parlare con i morti. Ma ci fa o lo è, gli chiede Marzullo? All’onorevole Rotondi Marzullo vuole ricordare che egli ha dichiarato che tolte le spese, gli restano solo 4.000 euro di stipendio. Non è vero, dice lui, che i deputati prendono 14.000 euro, perché ne prendono solo 4.000, ed è questo quello che lui voleva chiarire. L’onorevole Seracchiani ha 41 anni ed è considerata giovane speranza del suo partito…ma fino a che età, si chiede Marzullo, è possibile essere considerati delle giovani speranze. L’onorevole Rotondi ad aprile è stato vittima di un inseguimento sull’autostrada e si è spaventato per questo? O forse sono loro ad essersi spaventati? Marzullo a Rotondi vuole chiedere perché non c’è nessuno al Ministero dell’attuazione nel nuovo Governo. Forse è stato deciso così per continuità rispetto al Governo precedente? Arriva così il momento dell’album dei ricordi, con l’onorevole Ravetto che fu beccata una volta a fare l’amore in pubblico, ma non si era accorta che il fidanzato era già andato via. C’è la Seracchiani in una foto in cui è circondata da tutti i suoi sostenitori e c’è una fotografia di Rotondi che mostra a tutti quali sono le sue conoscenze in termini di politica. Si chiede con il classico giro di domande che i tre ospiti devono farsi l’un l’altro. (continua alla pagina seguente)

Maurizio Crozza passa dunque a parlare del mistero dell’uomo-falena. Creature mostruose si nascondono tra di noi e da anni ci sono apparizioni misteriose. Due metri di altezza, due ali enormi e due occhi rossi. Esiste davvero l’uomo falena? Crozza lo ha voluto chiedere ad un pescatore che è solito andare a caccia di falene. Un giorno egli stava giocando con suo figlio Josh che ad un certo punto cadde e svenne, e mentre lui lo rianimava sentì un rumore sordo di ali che sbattevano, quello tipico dell’uomo falena. Era molto buio e si continuava a sentire quel sinistro rumore di sbattere di ali. Egli prese in mano la mazza da baseball…solo dopo seppe che lo sbattere di una tovaglia provoca lo stesso rumore delle ali dell’uomo falena. Quella sera dunque era stato Carlito a sbattere la tovaglia con anticipo rispetto alle altre sere. Ora, dopo sei mesi, Carlito si è licenziato, canta in un locale e si fa chiamare Lola, la famosa “Lola Falena”.

A seguire “Kazzenger”, con una puntata dedicata all’ultimo esemplare del moscerino del Mato Grosso e la donna che perse il suo gatto e lo ritrovò dieci anni dopo in un raviolo a vapore. I video qui.