Per Checco Zalone è stato davvero un successo (certo, non paragonabile a quello evidentemente imbattibile del programma di Fiorello) con la prima puntata del suo “Resto umile world show”, andata in onda ieri sera su Canale 5. Sono stati infatti oltre cinque milioni i telespettatori che hanno seguito il programma con uno share del 22,42%, il programma più visto di ieri venerdì 2 dicembre. Zalone ha battuto anche Carlo Conti con il suo I migliori anni in onda su Rai Uno che ha comunque ottenuto il rispettabile risultato di 4milioni e 697mila telespettatori e il 18,85% dello share. Un programma dunque quello del comico e attore destinato a diventare uno dei più visti della stagione. Ieri sera nel suo one man show – con la presenza di alcuni ospiti come ad esempio Claudio Bisio – Checco Zalone ha dato il meglio di sé nell’imitazione di Michele Misseri (e qui c’è stata la partecipazione proprio di Claudio Bisio) il contadino di Avetrana che si auto accusa da tempo dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi. Quella che poteva sembrare una scenetta di cattivo gusto – in fondo stiamo parlando se non dell’assassino, di un uomo coinvolto assai gravemente nella morte di una ragazzina di 13 anni – è stato invece un divertente attacco alla spettacolarizzazione di casi tragici come appunto quello della morte di Sarah. Infatti dopo l’imitazione di Michele Misseri, Bisio e Zalone si sono esibiti nella ripresa di un celebre brano di Giorgio Gaber che già anni fa attaccava la cosiddettta televisione del dolore e dello sfruttamento per motivi di audience di casi di cronaca nera. Nel corso della serata c’è poi stato un altro ospite prestigioso, la cantante Laura Pausini che proprio da poco ha pubblicato il suo nuovo disco. Nel corso della serata Zalone ha preso di mira poi altri momenti della cronaca recente. Ad esempio lo scrittore Roberto Saviano, che nella versione di Zalone è preso di mira dalla vendetta della camorra che non gli fa trovare donne oppure i cantanti che fanno concerti per i terremotati dell’Abruzzo magari per farsi pubblicità e propone di scrivere i testi delle canzoni prima che succedono i disastri.