Non si può pretendere che un film che parla del capodanno a New York e per di più a Time Square – lombelico del mondo – sia troppo impegnato e impegnativo. Siamo certi che chi decide di andare a vederlo lo fa con lo scopo di sedersi, rilassarsi e farsi coccolare da una storia zuccherosa e intrisa di buoni sentimenti. Oltre che dalla speranza che vada tutto bene. Perché, volente o nolente, questo è quello che ci si vuol sentir dire sempre e comunque. E a maggior ragione in tempi di isterie politiche ed economiche mondiali.
Che tutti i nodi si sciolgano, quelli del cuore e della vita quotidiana. Che tutti i problemi, personali e non, abbiano una soluzione. Che ognuno trovi la propria strada. Come in ogni favola che si rispetti. Per cui anche la malinconia e la tristezza non hanno più ragion dessere nella notte in cui le luci della città e quelle del cuore si illuminano per cacciare le ombre di un anno appena trascorso.
E così cè chi dal letto dospedale sa di dover morire, ma crede sia possibile vedere per lultima volta la palla luminosa – di tutte le luci che accendono la speranza del nuovo anno – cadere dal cielo di Time Square per innaffiare di attesa la folla sognante.
Cè chi, al servizio di quella sfera dal cui funzionamento dipende la propria carriera, vorrebbe che solo una luce, quella più importante, continuasse a risplendere e a vivere. Contro ogni cortocircuito della vita. Cè chi, un divorzio alle spalle, vorrebbe regalare il mondo alla figlia adolescente, credendo che per entrambi il mondo possa essere solo lamore reciproco di una madre e una figlia. Mentre tutte e due hanno il sogno, là fuori, di una favola che chiede di essere raccontata.
Cè chi, poi, ha spento le luci dellanno precedente commettendo il più grande errore della propria vita e ora rincorre la possibilità di rimediare. Cè chi quellerrore lha subito e ha provato ad andare avanti, concentrando tutte le proprie energie sulla fantasia creativa che ha trasformato una grande passione in un lavoro.
Chè chi ha trascorso giornate intere in ufficio e ora vorrebbe solo ricordarsi cosa significhi vivere con allegria e spensieratezza. Una lista di desideri da realizzare per non dimenticare ciò per cui valga veramente la pena affaticarsi. Cè chi, con quella lista alla mano, si assume limpegno di rendere reale ogni singola riga, per quanto improbabile. E tutto per ottenere i biglietti per la festa più cool di NYC.
C’è chi, infine, resta chiuso in ascensore correndo in direzioni opposte. Trasandato in un pigiama stropicciato e in fuga dalla serata più odiosa dell’anno, lui. Chic e glamour, in corsa verso la serata della sua vita da spendere sul palcoscenico più importante del mondo, lei.
Questo è l’ultimo dell’anno. L’incontro-scontro di delusioni e desideri, amarezze e sogni. Conditi da una dose favolistica di fantasia e immaginazione che qui prendono i volti di un cast stellare (Robert De Niro, Zac Efron, Lea Michele, Ashton Kutcher, Jessica Biel, Halle Berry, Hilary Swank, Michelle Pfeiffer, Sara Jessica Parker, Sienna Miller). Come fosse un modo per celebrare – in qualche modo – l’ultima sera dell’anno insieme allo spettatore. In una cornice – NYC – che accende i cuori e le speranze rendendo possibile l’impossibile.