Chi l’ha visto? Ancora ombre su Ylenia Carrisi, lorrendo ritrovamento di Enza: non era stata controllata bene la sua abitazione – Federica Sciarelli apre la puntata di Chi lha visto? Con la storia di una donna che ha dell’incredibile, la sua scomparsa è stata denunciata il 23 novembre, ma nessuno si è preoccupato di verificare attentamente a casa sua. Dove poi la donna è stata ritrovata senza vita. Gianloreto Carbone in collegamento da un paesino alle pendici delle Alpi Marittime parla della scomparsa di Bruno Ferrero avvenuta un mese fa. L’uomo il giorno della scomparsa ha lasciato un biglietto sulla porta di casa. Ma prima di passare a questi due casi si parla della scomparsa di Ylenia Carrisi, la figlia di Albano e Romina Power, scomparsa da New Orleans il 6 gennaio 1994. La trasmissione ripercorre con un servizio i giorni precedenti alla scomparsa. Ylenia era andata in America dal Belize perché voleva scrivere un libro sugli homeless, ma poi per qualche ragione non conosciuta il 27 dicembre decide di andare a New Orleans. Qui alloggia in un albergo con un trombettista di colore di 54 anni Alexander Masakela, dedito all’alcool e alle droghe e descritto come un uomo violento con le donne. Sembra che tra i due non ci fosse una relazione. Il 6 gennaio Ylenia sarebbe rimasta tutto il pomeriggio ad ascoltare il musicista per strada e poi sarebbe andata a fare una passeggiata da sola come era solita fare. Da questo momento nessuno ha più visto la ragazza. Quella notte il guardiano notturno di un parco facendo un giro di perlustrazione nota una ragazza seduta su una panchina in una zona del parco nella quale non è possibile sostare di notte. L’uomo l’avrebbe invitata ad allontanarsi e la ragazza si sarebbe buttata in acqua affermando “Io appartengo all’acqua, l’acqua è la mia vita”, un’espressione che sembra Ylenia usasse spesso. Dopo aver cominciato a nuotare, la ragazza avrebbe cominciato ad annaspare fino ad annegare. In un primo momento l’uomo avrebbe riconosciuto nella fotografia di una quindicenne americana la ragazza buttatasi in acqua. Poi dopo una telefonata della ragazza ad un amico, riguardando la foto di Ylenia si è detto convinto che fosse lei la ragazza annegata.
Il trombettista amico di Ylenia non solo non denunciò la scomparsa della ragazza, ma tentò di usare i suoi travellers cheques per pagare il conto dell’albergo. L’uomo non fu arrestato. Il fatto che non sia stato ritrovato il cadavere e le segnalazioni dei giorni successivi alla scomparsa non fanno abbandonare del tutto l’idea che non sia Ylenia la ragazza annegata. L’inviato di Chi l’ha visto? tenta di parlare con il detective che ha seguito il caso che arrivò ad ipotizzare che il musicista e il guardiano fossero parenti. L’uomo però rifiuta fermamente di parlare del caso.
Intanto Romina Power continua a rivolgersi a veggenti, perché è convinta che la figlia non sia morta.
Chiuso il servizio su Ylenia Carrisi si torna sulla storia accennata all’inizio. La donna che viveva da sola era scomparsa la mattina del 21 dopo essere andata da un’amica. L’amica racconta alla figlia che la donna stava male, vomitava sangue. Dopo essere entrata in casa della madre sfondando la porta la ragazza aveva cercato la mamma in ospedale prima di sporgere denuncia alla polizia. Anche la polizia aveva fatto un sopralluogo nella casa della scomparsa senza trovare nulla di interessante. Oggi, a due settimane dalla denuncia, un commerciante che ha il suo negozio vicino la casa di Enza, sentendo un cattivo odore, ha allertato i carabinieri che hanno ritrovato il corpo della donna occultato da alcune coperte. Sembra che la donna, sentitasi male, sia caduta dal letto trascinando con sè le coperte che ne hanno occultato il corpo.
In trasmissione arriva la telefonata di un’amica di Enza che chiede venga fatta l’autopsia sul corpo per chiarirne le cause del decesso poiché le sembra impossibile che la figlia entrando in casa non abbia visto la madre morta. Chiama anche la figlia che spiega che la madre si era lasciata andare nell’ultimo periodo e che perciò in casa c’era molto disordine, il che spiegherebbe il perché non siano state notate le coperte a terra.
Il servizio successivo ci riporta alle pendici delle alpi marittime dove è in collegamento Gianloreto Carbone che ci racconta della scomparsa di un uomo Bruno Ferrero. L’uomo viveva in questo posto isolato dove ci sono solo altre due case: quella dello zio, l’ultimo a vederlo il giorno della scomparsa alle 5 del mattino, e del fratello con il quale era in contrasto per questioni economiche e perché Bruno era convinto che si fosse intromesso in una sua relazione. L’uomo è stato cercato a lungo anche sulle rive del torrente che passa vicino casa sua, ma senza risultati.
Dopo alcuni appelli, tra i quali quello per Luigi Borriello scomparso lanciandosi dalla finestra di casa sua scalzo e in pigiama, l’attenzione si sposta sul caso di Yara Gambirasio. (continua alla pagina seguente)
Dopo che qualche settimana fa si erano accese le speranze su un’imminente identificazione dell’assassino grazie alla scoperta di un Dna molto simile a quello lasciato sui leggins e sugli slip della povera ragazza, non vi sono state novità. Come spiega la genetista intervistata, il Dna dei maschi viene trasferito integralmente per quanto riguarda il cromosoma y. Ora se, nonostante siano stati interrogati tutti i maschi della famiglia del ragazzo sul quale è stato prelevato il DNA in questione, non è stato identificato l’assassino, si può ipotizzare si tratti di un figlio illegittimo, che non porta lo stesso cognome del padre.
Nella trasmissione di oggi si torna a parlare del caso di Melania Rea, il 2 dicembre il tribunale ha stabilito l’affidamento della piccola Vittoria che rimarrà con i nonni materni e che potrà vedere il padre una volta ogni 3 settimane.
Dopo aver raccontato le modalità della scomparsa di Luigi Brognara, la trasmissione si conclude tornando sul bottone ritrovato nella stanza dove fu uccisa Nada Cella: una spettatrice ha inviato il suo paltò che ha dei bottoni identici a quello in oggetto.