E’ arrivato sopra uno splendido cavallo bianco, Roberto Benigni, sventolando il tricolore. Ingresso trionfale nel teatro Ariston, anche se a un certo punto ill povero cavallo inciampa su uno scalino e rischia di travolgere lo stesso Benigni. Poco male, perché il pubblico è già in delirio.

La prima parte dell’attesa presenza di Roberto Benigni a Sanremo è quella delle risate, delle battute a sfondo politico, poi ci sarà la parte seria dedicata all’Inno di Mameli. “Torino, la prima capitale d’Italia, prima che fosse trasferita a Detroit” spara lì Benigni. E poi “L’Italia l’ha fatta Garibaldi, mica Marchionne”. Anche Berlusconi: Ai cavalieri non gira molto bene…il Cavallo della RAI… come li addomesticano qui non li addormentano da nessuna parte.

“Se non ti piace cambia canale vai sul Due.. no che c’è Santoro. Il balzo ai riferimenti di eta è presto fatto “150 anni per una nazione che sono, non è niente. “Una minorenne e poi Mameli quando ha scritto le parole dell’inno aveva 20 anni. A quel tempo la maggiore età si raggiungeva a 21 anni, quindi era minorenne.