Roberto Saviano è stato ospite di Enrico Mentana al Tg7. Tra i tanti argomenti, si è parlato delle critiche che alcuni gli hanno rivolto di sovraesposizione mediatica, cioè di essere ormai sempre in tv o sui giornali: “Le critiche sono utilissime, e fa parte del saper fare il proprio mestiere sapersi anche disciplinare. Io cerco di non espormi ma non intendo neanche strisciare lungo i muri” ha detto al proposito. Della sua imitazione a Sanremo da parte del duo Luca e Paolo, che aveva suscitato qualche polemica, ha detto: “Ho apprezzato la mia imitazione a Sanremo, a parte il passaggio sulla camorra”. Ha detto Saviano: “L’imitazione a Sanremo mi ha fatto ridere. I miei familiari mi hanno anche mandato i messaggi per dirmi che ero arrivato anche lì, ma la battuta “si sa che a Napoli c’è la camorra” non mi è piaciuta: banalizzare un messaggio di questo genere significa invitare all’omertà”.
Poi le voci di un suo possibile sbarco in politica: “Nessuno ci crede quando ripeto che il mio mestiere è questo di scrittore” continua Saviano “quando arrivi a tante persone, il tuo ‘plusvalore politico’ inquieta, ma io faccio lo scrittore, lo dico a chiunque sia preoccupato”. Poi la sua risposta a Marta Herling, nipote di Benedetto Croce, che lo aveva criticato: “Nel monologo sul terremoto non ho mai utilizzato la parola mazzetta. E su Benedetto Croce non ho inventato nulla”. Si tratta della polemica rilanciata dal Tg1 secondo la quale Saviano avrebbe rilanciato una citazione di Croce.
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