Il campionato ci sta appassionando, a sette giornate dal termine tutto è ancora possibile. La rivelazione Napoli ha riempito il San Paolo, mentre San Siro è quasi sempre esaurito da entrambe le rive. Non così a Torino o a Roma e negli altri stadi.
Sicuramente la tv la fa da padrona. Tra Sky e Mediaset Premium il calcio si vede ormai in poltrona comodamente a casa. Alle ore 17.10 si possono già vedere tutti i gol della giornata. Chi ne fa le spese è il calcio in chiaro: Novantesimo Minuto alle 18.00 si ferma a una media del 15% con 2.800.000 spettatori. Come ricorda tra le righe il bravo conduttore forse il programma è visto solamente negli ospedali e case di cura. Per non parlare dei servizi urlati sulla partita, come una finta telecronaca dei giornalisti. Anacronistici.
Passiamo alle due trasmissioni serali domenicali, La Domenica Sportiva e Controcampo. La DS si prende ancora sul serio, va in onda alle 22.30, opinionisti ed ex calciatori nonché telecronisti a gogò, si ferma al 9% con 1.400.000 teste. Il programma del Biscione è più realistico: è ormai relegato in seconda, 23.30, su Rete4. Minimo sforzo e massimo rendimento e il bravo Brandi si porta a casa un 7,5% di share.
Che dire, il calcio ormai è in tempo reale sul frazionato mondo del satellite e sulla pay del digitale terrestre, le trasmissioni ad approfondimento sulla tv generalista ormai hanno poco senso, sono come le chiacchiere da bar dello sport. Aggiungiamoci poi la Champions League, Europa League, la serie B (prodotta da Mediaset dopo la dipartita del canale fantasma Dahlia tv), e per gli appassionati di calcio, moglie mia non ti conosco.

Per i non calciofili sono partiti i motori. È iniziata sia la stagione di Formula 1 che il Motomondiale. Il gran Premio d’Australia ha raccolto sulla Rai circa 4 milioni di persone con il 52% di share. Un ascolto alto, ma erano le 7.00 del mattino. Nonostante le nuove regole, la gara è stata sonnacchiosa, si sono registrati lo stesso numero di sorpassi avvenuti lo scorso anno con il vecchio regolamento. È anche vero che siamo solo all’inizio e si spera che tutto diventi più spettacolare. Nulla da dire sui telecronisti (Mazzoni e Capelli) e sugli interventi tecnici dai box.
Il bravo e godurioso Guido Meda guida sempre la truppa di Mediaset con i suoi succulenti  commenti per il Motomondiale. I picchi di ascolto sono solo nella Moto GP, nonostante la scarsa affidabilità della Ducati di Valentino. In Qatar lo share è stato del 22%, mentre in Spagna del 24,5% con quasi 5 milioni. Anche qui siamo a inizio stagione, ma si sente il poco peso delle performance del Dottor Rossi. Sicuramente le cadute e i sorpassi di Jerez hanno esaltato la spettacolarità della gara, ma sia Italia 1 e sia noi tifosi speriamo nel nostro campione.
Una nota degna di merito va per il rugby, il Torneo 6 Nazioni ha fatto registrare il tutto esaurito nelle partite giocate al Flamini, con quasi un 4% di share e 680.000 telespettatori. È uno sport che televisivamente rende e dovrebbe essere proposto invece sulle reti Mediaset o Rai.