Michele Santoro potrebbe approdare a Sky, più precisamente sul canale del digitale terrestre “Cielo” del gruppo News Corp di Rupert Murdoch. A lanciare la notizia il quotidiano “Libero”, secondo cui “Annozero” starebbe per trovare casa proprio sulla rete digtale terrestre del gruppo grazie a un progetto che coinvolgerebbe con una quota di minoranza anche il quotidiano diretto da Antonio Padellaro “Il Fatto Quotidiano”, che vede la vicedirezione di Marco Travaglio. Ecco arrivare immediatamente le smentite, prima da Cielo da cui fanno sapere (e non è un gioco di parole) che cadono dalle nuvole e che “si tratta di voci infondate su un progetto che non ha alcun riscontro”. Anche Marco Travaglio, interpellato sul suo possibile coinvolgimento al progetto, risponde: “Sono in vacanza, ignoro totalmente”.
IlSussidiario.net ha chiesto a Vittorio Sgarbi un commento sulla questione: «Non è un obbligo da parte della Rai né un diritto acquisito da parte di Santoro di lavorare in una televisione di Stato, per cui una volta che hanno risolto il contratto consensualmente è normale che la Rai non voglia riprendere i rapporti con qualcuno che gli ha creato dei problemi. Quindi è normale che Santoro cerchi una strada dove potrà dimostrare di essere totalmente indipendente e di avere capacità di fare ascolto. Non è scritto da nessuna parte che uno bravo deve stare alla Rai, e non è detto che essere bravo sia un requisito sufficiente. Un requisito adatto potrebbe essere non fare una televisione faziosa e, essendo una delle caratteristiche di Santoro, è chiaro che la Rai preferisca qualcuno magari meno virtuoso e meno capace ma anche meno fazioso».
Secondo lei quanto perderebbe la Rai e quanto guadagnerebbe invece Cielo? «La Rai non perde assolutamente nulla, mentre Cielo può mettere alla prova le capacità autonome di Santoro, con la possibilità di assumere una quota di ascolti importante. Però se il problema fosse solo quello degli ascolti, la Rai dovrebbe fare i salti mortali. La Rai invece non punta solo a fare ascolti, come anche nel caso del mio programma, ma vuole sostenere una televisione con fini culturali. Santoro fa una televisione comunque tendenziosa quindi, nonostante gli ascolti, non vedo perché la Rai debba essere uno strumento di una parte rispetto ad un’altra».
Come commenta invece la notizia che “Il Fatto Quotidiano” potrebbe entrare nel progetto con una quota di minoranza? «Santoro e Travaglio sono fatti l’uno per l’altro come il maschio e la femmina, quindi non mi sembra strano che si ricongiungano».
(Claudio Perlini)