Prendi Gossip Girl, rivestila in stile Disney e trasportala in Europa. Ecco a voi Monte Carlo, una fiaba romantica ambientata tra Parigi e la Costa Azzurra dove tre Cenerentole americane in trasferta nel Vecchio Continente impareranno un paio di cose sullamore e sullamicizia, prima di imboccare le rispettive strade verso la vita adulta.

Sulla scia delle commedie per adolescenti come Un principe tutto mio, il film diretto da Bezucha racconta una storia daltri tempi, adattata da un romanzo di Jules Bass che, inizialmente, doveva coinvolgere Nicole Kidman e Julia Roberts e puntare al target di Sex and the City. Invece, le protagoniste sono le giovani star rese famose dalla teen series americane (Selena Gomez dei Maghi di Waverly, Leighton Meester di Gossip Girl e Katie Cassidy), che interpretano tre ragazze appena diplomate in partenza per una vacanza estiva nella Ville Lumière.

In realtà, il progetto coinvolgeva solo Grace ed Emma, amiche da sempre, ma allultimo minuto si unisce anche Meg, la futura sorellastra di Grace, una tipetta ombrosa che soffre per la perdita precoce della madre. Nella capitale francese il trio si ritrova a seguire un tour-parodia, che prevede un albergo senza stelle, una visita frettolosa alla Tour Eiffel e una fugace veduta da lontano di Notre Dame.

Perdere il pullman si rivela la loro fortuna: in fuga dalla pioggia, le tre amiche si rifugiano in un hotel di lusso e qui Grace viene scambiata per unereditiera inglese, odiosa e insopportabile, dal pomposo nome di Cordelia Winthrop-Scott. Lequivoco porta il gruppetto in trasferta a Montecarlo, tra le feste di beneficenza, i giovani rampolli che le accompagnano al ballo e una zia snob che riconosce lo scambio di persona, ma accetta di stare al gioco.

Può sembrare la classica commedia degli equivoci ad alto tasso glicemico, con tanto di incontri casuali che portano al grande amore e i litigi non casuali che finiscono al suono di “una per tutte, tutte per una”. E in effetti lo è, in parte. Ma c’è qualcosa in questo film che si discosta dai teen movie di tendenza, un patchwork di elementi narrativi che mette insieme le fiabe classiche, il glamour di Gossip Girl, l’innocenza disneyana e il sogno di trovare l’amore e uno scopo nella vita, invece di crogiolarsi nella ricchezza.

Nella cornice della Montecarlo principesca si snodano così i percorsi individuali delle ragazze, dal carattere e dai modi totalmente diversi. La sorridente Grace, che si diverte a indossare i panni (e i tacchi) della vip Cordelia, prenderà la strada del volontariato e conquisterà il cuore di un aristocratico francese. La malinconica Meg troverà il coraggio di lanciarsi in un’avventura romantica che la porterà lontano da casa, mentre l’ambiziosa Emma scoprirà che di avere già accanto a sé tutto ciò che desidera.

Certe trovate suonano così ingenue al pubblico abituato ai vampiri e alle storie a tinte dark da fare quasi sorridere. I baci sono casti, gli antagonisti sono troppo caricaturali per fare paura. Ma il setting è favoloso, gli abiti faranno brillare gli occhi delle ragazzine (e non solo), il facile moralismo è saggiamente evitato e il finale è ben costruito.

Per concedersi una parentesi fanciullesca in tempo di vacanze estive, Monte Carlo adempie decorosamente al suo scopo. Che è poi quello tipico della commedia romantica di una volta: invitarci a sognare, senza pretendere di fare del grande cinema.