La figlia del capitano si conclude stasera, su Rai Uno con l’ultima (seconda) puntata. La figlia del capitano, miniserie tratta dall’omonimo romanzo di Alexandr Puskin, ha esordito con un ottimo risultato in termini di ascolti tv: la prima puntata, di cui segue il riassunto, è stata vista da oltre cinque milioni e seicentomila spettatori, sfiorando il 20% di share. Come andrà la seconda e ultima parte? I telespettatori che ieri sera si sono appassionati al grande e tormentato amore tra Mascia (Vanessa Hessler) e Pjotr (Primo Reggiani) saranno certamente desiderosi di sapere se per questa coppia che vive nella Madre Russia del 1700 (Le ambientazioni ed i paesaggi innevati risultano suggestivi ed emozionati) ci sarà un tragico o lieto finale: alla pagina seguente troverete le anticipazioni della seconda e ultima parte. La storia  ha inizio a San Pietroburgo nel 1774 con il giovane protagonista, il tenente Pjotr Grinev imprigionato dai soldati russi e la bella Mascia che cerca di aiutarlo. Da qui parte un flashback che porta la narrazione indietro di due anni nella residenza del conte Grinev. Qui il figlio Pjotr viene trovato mentre sta fraternizzando con alcuni contadini ed il padre, latifondista dal pugno di ferro, decide che il giovane deve arruolarsi. Il ragazzo non viene inviato a San Pietroburgo a prendere servizio per le guardie della Zarina Caterina II (Edwige Fenech), ma in prima linea al confine con gli Ussari. Nel ruolo del fedele servitore di Pjotr c’è Nini Salerno. Durante il viaggio verso Belorgoskaja la carrozza viene fermata da una tempesta di neve. Pjotr raccoglie un cosacco tramortito nella neve e gli salva la vita. Questi li conduce al più vicino villaggio. Si tratta di un uomo senza scrupoli, chiamato Pugacev che non esita ad uccidere un mercante di Mosca, che lo aveva infastidito. Il giorno in cui Pjotr sta per prendere servizio alla fortezza degli ussari incontra una giovane bellissima, che sembra essere inseguita da alcuni nomadi. Pjotr è pronto a trarla in salvo, ma la ragazza è abituata a gareggiare con loro. Solo in seguito Pjotr scopre che si tratta di Mascia, la figlia del suo capitano, una ragazza ribelle che trascorre parte del proprio tempo con i nomadi. Giunto al forte viene presentato al capitano Mironov e deve dividere la stanza con il tenente Svabrin (Ludovico Fremont). Pare che in questa fortezza ci sia ben poco da fare e Grinev se ne accorge subito. E’ evidente che Svabrin ha un debole per Mascia. Pian piano anche Pjotr si rende conto che non c’è nulla da temere dai nomadi e una donna gli regala un amuleto che serve a riconoscere il vero amore, invitandolo al loro accampamento per la festa della luna. Pjotr si reca alla festa insieme a Mascia ed tra i due sembra esserci un’attrazione. Il padre di Mascia scopre l’accaduto e punisce il tenente. Pjotr accusa Svabrin di aver fatto la spia. I due si sfidano a duello e Svabrin ferisce Pjotr a tradimento. Il ragazzo viene curato e vegliato dall’amorevole servo e da Mascia, che lo bacia teneramente. Intanto i cosacchi, capitanati da Pugacev, chiedono ai nomadi di allearsi con loro per combattere contro i russi e riprendersi la loro terra. Anche i contadini affamati dalle tasse e stanchi della loro condizione di miseria decidono di allearsi con i cosacchi. Caterina II di Russia viene informata della rivolta dal suo Generale ed ordina di fermarla nel sangue. Il generale rifiuta le sue lusinghe e lei lo trasferisce sul fronte polacco. Intanto, Pjotr finalmente si sveglia dal suo delirio e chiede a Mascia di sposarlo. La ragazza teme che la cosa non sia possibile per il fatto che lui è nobile e lei non appartiene al suo stesso ceto sociale. Il servo lo ammonisce dicendogli di non innamorarsi di una donna che non può avere. Pjotr viene arrestato per aver violato la disposizione che vieta i duelli e messo in cella. Nella prigione accanto è rinchiuso Svabrin, che gli confessa tutto il suo odio perché lo considera un privilegiato. Il conte Grinev, appresa la notizia che il figlio vorrebbe convolare a nozze con la figlia del capitano Mironov cerca di dissuaderla inviandole una lettera di credito per la sua dote qualora decida di sposare qualcun altro. Arrivano le notizie della rivolta e i due ragazzi vengono liberati dalle prigioni perché devono difendere la fortezza. Caterina II chiede informazioni sul rivoltoso Pugacev, ma sottovaluta la situazione pensando si tratti di una rivolta qualsiasi, che può essere tenuta a bada senza troppo dispendio di forze. Dà ordine, inoltre, di uccidere la famiglia di Pugacev e di fargli ritrovare i corpi. Continua alla pagina seguente.



Leggi qui le anticipazioni di UeD

Con il suo atto non fa altro che rendere più determinato il ribelle, il quale infiamma gli animi degli altri rivoltosi con le sue parole e si autoproclama Zar con il nome di Pietro III. Intanto, programma l’attacco alla fortezza del capitano Mironov. La resistenza è disperata e Pjotr fa del suo meglio, ma i ribelli la conquistano. Il capitano e sua moglie vengono giustiziati davanti agli occhi di tutti, compresa la figlia che osserva la scena dalla piccola chiesa in cui si era rifugiata con le altre donne del forte. Pjotr viene graziato e chiuso in cella. I ribelli vogliono dirigersi alla conquista di Oremburg. Pugacev rimasto solo con Pjotr lo libera, dicendo di averlo riconosciuto come la persona che una volta gli aveva salvato la vita. Il giovane si rifiuta di passare dalla sua parte perchè fedele alla Zarina. Pugacev accetta di lasciarlo libero. La mattina dopo Pjotr deve partire e vorrebbe portar via con sè Mascia. Lei si rifiuta perché Svabrin le aveva promesso che solo se lei avesse rifiutato non avrebbe fatto uccidere Pjotr, ma appena lui si allontana a cavallo, Svabrin dà ordine ai suoi uomini di seguirlo ed ucciderlo.



 

Anticipazioni ultima puntata: Allontanato da Mascia, Pjotr cerca di raggiungere la guarnigione più vicina e allertare l’esercito russo dell’imminente arrivo di Pugacev. Il ribelle sta ottenedo sempre pi+ù consensi tra il popolo della Russia, a causa della crudeltà dei generali e della scarsa lungimiranza di Caterina II; Pugacev minaccia di arrivare fino a San Pietroburgo. Mentre la situazione sta per prendere una piega tragica, Pjotr deve salvare Mascia, che Svabrin sta per sopsare a forza, la paria e il suo onore di soldato e di uomo. A salvare Pjotr da una condanna a morte certa è l’imprevisto intervento di Masa che, dopo un pericoloso viaggio, arriva a Pietroburgo e si appella direttamente a Caterina II. La Zarina è colpita dal coraggio e dalla passione di Masa, ma non basta per farla tornare sulle sue decisioni. Pjotr morirà?