Nella puntata di oggi di Pomeriggio Cinque si è parlato del terribile omicidio di un vigile a Milano, da parte del conducente di un Suv. E ancora delle ultime vicende del caso di Sarah Scazzi e gli aggiornamenti su Roberto Straccia.
E’ proprio con la notizia di Niccolò Savarino , il vigile ucciso a Milano, che comincia la trasmissione. Un servizio mostra la testimonianza di Antonio Bevilacqua, un rom testimone dell’accaduto, fratello di una prima persona che il folle, non volendosi fermare, stava rischiando di investire. Egli racconta come Niccolò Savarino sia stato travolto da un’auto che si è rifiutata di fermarsi. Le immagini delle telecamere sono gli unici indizi che potrebbero permettere di identificare il conducente.
Enrico Fedocci, inviato nella città, spiega come, poco più in la, in queste ultime ore sia stata ritrovata, abbandonata, l’auto che ha investito Savarino.
Davide Loreti mostra le interviste ai suoi vicini: l’uomo era ben voluto, e i colleghi raccontano della sua passione per l’orto, che coltivava, regalandone i frutti a parenti e amici.
Savarino fa parte dei vigili urbani sin dal 2001, anno in cui si è arruolato nel corpo, dopo tanti sacrifici.
A Roma, viene mostrato un servizio che parla della protesta dei tassisti: l’inasprirsi delle manifestazioni è culminata con l’aggressione di un rappresentante della categoria che aveva deciso di lavorare stamattina.
Seguono anche dei reportage con l’opinione di alcuni tassisti, visibilmente contrariati nell’essere stati definiti una Lobby.
Giungono anche notizie di Roberto Straccia: i Carabinieri stanno tentando di leggere meglio i filmati delle telecamere lungo il percorso in cui, quel malaugurato giorno, è scomparsa la vittima. Interrogatori vanno anche alle persone del posto. Stranamente le telecamere hanno ripreso un gruppo di persone che dicevano di essere state vicino a Roberto quella fatidica sera. Ma le immagini del ragazzo, invece, non sono presenti nei filmati.
I genitori continuano a escludere il suicidio. Le parole della mamma sono piene di commozione: ” il nostro rapporto è stato sempre cosi bello… ci sono tanti ricordi di me e lui, di tutte le volte in cui mi è stato vicino nelle difficoltà”. La versione integrale, spiega la conduttrice, verrà trasmessa da Quarto Grado.
Altre immagini parlano ancora dello sciopero dei tassisti: un’inviata della trasmissione mostra la situazione alla stazione Termini di Roma. Essi sono raggruppati, e senza mezzo al seguito stanno manifestando in massa. L’inviata racconta poi che la giornata ufficiale designata per manifestare è quella del 20 Gennaio.
Una notizia flash mostra dettagli del processo a Salvatore Parolisi: si stanno valutando tutte le aggravanti, dalla menzogna all’occultamento di alcune telefonate e messaggi.
Poi, alcuni aggiornamenti sull’omicidio di Sara Scazzi: un’intervista mostra le parole di Concetta, la mamma della vittima. Lei rivela:
“Michele Misseri mi è indifferente, un burattino nelle mani di Cosima e Sabrina…. oggi, lei e la figlia, vogliono difendere l’indifendibile… Sabrina ha sempre mostrato rispetto verso tutti di noi, ecco perchè, quando è successo il fatto che conosciamo, sono cascata dalle nuvole… la mia sensazione è che Cosima e Sabrina sapessero qualcosa”.
Ivano, in merito a una foto fatta a Sara che la ritraeva in pigiama(presente sul suo telefonino), racconta di non aver nulla da nascondere.



Poi, la seconda parte dell’intervista a Concetta: “ancora c’è qualcosa che non si riesce a capire appieno… credo che oltre a questo ci sia dell’altro, che non conosciamo, che Sara non doveva sentire ne vedere. Altrimenti tu non uccidi una bambina in questo modo”. Poi, su Sabrina e Cosima, dice: “anche se loro dovessero ricevere una pena esemplare, questo non conterebbe più nulla attualmente… quello che mi rende fiduciosa è il fatto che, prima o poi, tornerò ad abbracciare mia figlia”.
Dopo quest’altro intermezzo di cronaca, si torna a parlare di Niccolò Savarino, con alcune interviste proprio di cittadini Milanesi della zona. Inoltre, in studio c’è Rita Pozzato, madre di una vittima uccisa mentre usciva dalla metropolitana. Con lei Giangiacomo Schiavi del Corriere della Sera, Emanuele Fiano del PD, Antonino Frisone(un collega di Niccolò) e lo scrittore Donato Carrisi. In collegamento Paulo Liguori, direttore di Tg Com 24.
Partendo da un servizio di Rossella Russo, che mostra altre immagini del trasporto della salma all’obitorio, tutti danno la loro opinione.
Frisone riporta il cordoglio dei vigili, e spiega come la pericolosità del mestiere sia tutt’altro che bassa. “Siamo di fronte a un povero vigile che è morto per aver fatto il suo dovere”.
Alessandro Morelli di Lega Nord esprime la vicinanza di tutto il comune alla famiglia, riportando l’aumento di casi di criminalità.
Schiavi commenta:”siamo di fronte a un imbarbarimento morale al quale bisogna porre rimedio”.
Fiano aggiunge: “non esiste nessun’analisi sociologica in grado di far comprendere tale violenza”.
Poi, a seguito, Rita Pozzato, mamma di Vanessa, racconta la morte della figlia, quella mattina, per mano di due prostitute rumene che, tentando di rapinarla, le hanno conficcato la punta di un ombrello nell’occhio. La commozione è tanta, anche nel pubblico presente.
Donato Carrisi spiega come stia venendo meno la pietà.
Liguori vuole puntualizzare che spesso non è questione di pietà, ma di droga e altre sostanze che parlano al posto dell’essere umano”.

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