Servizio Pubblico: nella puntata di ieri sera di Servizio Pubblico la protesta dei forconi in Sicilia, le liberalizzazioni, che hanno scatenato lo stop dei tassisti sono stati i principali argomenti oggetto del dibattito condotto da Michele Santoro, che ha ospitato in studio  Alessandra Mussolini (Pdl), Benedetto della Vedova (Fli), Roberto Sommella (Milano Finanza) e Maurizio Landini, segretario Fiom-Cgil, per ironia della sorte arrivato in ritardo a causa della protesta dei tassisti. Da Facebook e Twitter arrivano messaggi di sostegno al movimento dei forconi che si è sviluppato in Sicilia che si comincia a temere possa estendersi a tutta Italia. Al momento la Sicilia è bloccata da gente disperata. Si è parlato purtroppo di infiltrazioni mafiose nel movimento, ma un rappresentante dei ribelli dice che allora sarebbe opportuno che chi dice queste cose facesse anche nomi e cognomi. I blocchi continueranno finché la classe politica non dimostrerà di voler affrontare seriamente i problemi. Della Vedova afferma che proteste di questo tipo non sono affatto ciò di cui l’Italia ha bisogno ora. Sicuramente quello che stiamo pagando sono i ritardi della classe politica, anche se stiamo cercando di recuperare questi ritardi mettendo in sicurezza i conti pubblici e lottando contro l’evasione. Sono in arrivo misure per le liberalizzazioni affinché in tutta Italia possa esserci lavoro per tutti i settori, anche quello agricolo. Dalla Sicilia parla Viviana, 18 anni, che dice “per cosa dobbiamo studiare?” e ammette di avere paura del fatto che ormai ci troviamo in una dittatura nascosta, non più in una democrazia.
Landini, arrivato dalla Sicilia, afferma che il disagio sociale è fortissimo e ormai le differenze che ci sono in questo Paese, se non vengono subito affrontate rischiano di non essere più controllate. Aumenta inoltre la distanza tra la politica ed i problemi delle persone. Le persone normali infatti non vedono più nei partiti quei soggetti che dovrebbero affrontare i problemi che loro hanno. Secondo Landini esiste proprio un problema di democrazia. Alla FIAT ad esempio i lavoratori non hanno più diritto di scegliersi il sindacato e questo andrebbe contro la Costituzione.



Argomento di dibattito anche la visita di Mario Monti alla Borsa di Londra. La situazione inglese non è tanto migliore di quella italiana, ma lInghilterra gode di una diversa credibilità rispetto alla nostra. Dall’Italia gli investitori scappano perché non siamo più credibili. La più grande preoccupazione di Monti però è chi comprerà i BTP delle prossime emissioni. Alessandra Mussolini afferma che si sta agendo, lo farebbe solo a favore delle banche. L’Inghilterra non ha l’euro, quindi c’è poco da discutere. Monti prima ha dato una stangata con la manovra ed ora si avrà un aumento dei prezzi che porterà alla riduzione dei consumi. Non si potrà più comprare nulla, eppure loro parlano dei BTP. Benedetto della Vedova, di Futuro e Libertà afferma che non si può che essere preoccupati della situazione complessiva che si sta venendo a creare in Italia. Dalla preoccupazione però dovrebbe nascere l’occuparsi delle cose. Egli non crede comunque che ci siano dei complotti in corso. Continua alla pagina seguente



Roberto Sommella, vice direttore di Milano Finanza dice che secondo il PM di Trani si starebbe speculando sulle nostre difficoltà, ma questo è ancora tutto da valutare. Sostanzialmente la crisi che tre anni fa aveva colpito gli USA, ora è ricaduta sull’Europa. La Mussolini sottolinea che c’è un distacco evidente tra il Governo e le sue mosse e quello che invece pensa la gente. Essa evidenzia anche il fatto di essere stata l’unica del suo partito a non aver votato la manovra. Continua alla pagina seguente.

Santoro non vuole parlare della Costa Concordia, fatto che lascia ad altre trasmissioni specifiche, ma vuole parlare di lavoro sulla nave da crociera. Si parla di stipendi di 900 euro per lavorare 11 ore al giorno, 7 giorni su 7 e senza assicurazione o contributi. Clicca qui per guardare il video della puntata