Chi l’ha visto? La morte di Roberto Straccia, il naufragio della Costa Concordia, il mostro di Udine. A Chi l’ha visto drammatici casi di delitti irrisolte e di persone scomparse di cui non si sa più nulla. Le telecamere del programma condotto da Federica Sciarelli su Rai Tre sono tornate a pochi metri dal relitto del Costa Concordia: sale il numero dei morti recuperati, ma ci sono ancora dispersi da cercare. Ancora da definire l’esatto ruolo che ha avuto il comandante Francesco Schettino nella gesione delle operazioni di salvataggio dei passeggeri. Liviana Creoli, inviata di Chi l’ha visto?, ha raccolto la testimonianza del vice sindaco dell’Isola del Giglio, il quale mentre Schettino scappava, quella sera riuscì a risalire sulla nave tramite una biscaggina per coadiuvare i soccorsi. Roberta Ragusa è scomparsa ormai da due settimane ed il marito, Antonio, ha affidato un nuovo appello ai microfoni di Chi l’ha visto. Davanti alla Basilica di S. Apollinare, a Roma, c’è stata una manifestazione organizzata dalla famiglia Orlandi. Nella basilica ci sono delle ossa e Pietro Orlandi ha chiesto di verificare che non ci sia lì anche Emanuela.
Ancora irrisolto e velato di mistero il caso di Roberto Straccia, del quale si sa solo che uscì intorno alla 14.30 per andare a correre ed è finito in mare. L’autopsia dovrà fornire ulteriori informazioni ma non è dato sapere se sarà risolutiva per comprendere in che modo Roberto è morto. Nessuno si è fatto avanti per dire se il ragazzo quel giorno fosse arrivato o meno sul molo nord. A Pescara purtroppo non cè una telecamera che riprenda quel tratto di strada. Più lontano ci sono due telecamere e una delle due avrebbe anche potuto riprendere quel percorso se puntata in quella direzione. Ma quel giorno erano in funzione queste telecamere? Proprio il titolare della ditta installatrice ha dichiarato che il 14 dicembre, giorno della scomparsa di Straccia, quelle telecamere non erano attive. Al molo sud invece, sempre a detta del titolare, erano attive tutte le telecamere, però direzionate sul fiume. Un consulente nominato dai familiari di Roberto ha affermato che probabilmente il ragazzo avrebbe percorso il molo sud, ma la telecamera, se così fosse, lo avrebbe ripreso. Invece non c’è nessuna immagine che mostri Roberto entrare nel molo sud. Ci sono le testimonianze di alcuni cittadini che raccontano di un cane che veniva lasciato spesso dal padrone senza museruola ed era molto pericoloso. L’idea è che Roberto possa essere inciampato e caduto in acqua proprio per sfuggirgli. Si cerca intanto di capire cosa può essere successo a Maurizio Cosentino che è salito sul treno Roma-Siracusa il 16 gennaio e non ha più fatto ritrono a casa. Maurizio prima di andare via la mattina avrebbe detto che si stava recando a Siracusa per una riunione di lavoro. Il 17 mattina la famiglia riceve una chiamata della polizia che informava del ritrovamento del borsello dell’uomo con i documenti, i suoi occhiali da vista e quelli da sole. L’appello dei familiari a Chi lha visto? è rivolto a chiunque possa aver visto qualcosa su quel treno. Continua alla pagina seguente.
Tutti conoscono l’orrenda vicenda del mostro di Firenze, ma pochi sanno che esiste anche quello di Udine. Federica Sciarelli riporta la vicenda di una bambina di appena 9 anni che perse la sua mamma, uccisa senza alcuna pietà e gettata in mezzo ad un campo. La donna si chiamava Marina Lepre e chi l’ha uccisa veva già ammazzato 12 vittime. Marina aveva 40 anni e viveva a Cividale del Friuli. Quel sabato qualcuno la vide salire a bordo di un’auto nei pressi della stazione di Udine, e poi più nulla, finché non fu ritrovata tra gli arbusti priva di vita. Prima di lei altre donne erano state assassinate sempre ad Udine: Luana che aveva solo 22 anni, anche lei sgozzata e tagliata dalla stomaco al pube, come Maria Carla, di soli 19 anni. Virna, invece, la più giovane delle vittime, aveva solo 18 anni. Si pensò subito ad un assassino seriale, ma poi qualcuno tirò fuori un’altra pista, quella secondo cui ad Udine qualcuno avrebbe voluto ripulire le strade dalle prostitute, ma né Marina né Virma lo erano. Dunque le indagini andarono subito fuori strada, bollando come prostitute 13 donne che non lo erano affatto? Stasera parla proprio la figlia di Marina, che nel frattempo è cresciuta e dice che a quel tempo era molto piccola e non sapeva di certo le cose di cui è venuta a conoscenza adesso. Sua madre era una donna molto sola, racconta la ragazza, ma di certo non era una prostituta. Due carabinieri videro qualche tempo dopo un uomo che chiedeva perdono a braccia alzate davanti alla chiesa vicino al luogo in cui era stata uccisa Marina. Si trattava di un medico di Udine. Era lui il serial killer? A chi e per cosa chiedeva perdono a Dio? Di certo si sa che da quando il medico, un ginecologo, finì nelle attenzioni dei carabinieri, ad Udine non ci furono più vittime. In esclusiva, la conduttrice mostra un portachiavi che Marina stringeva tra le mani anche da cadavere e che secondo sua figlia potrebbe essere dell’assassino. Quelle chiavi erano forse del medico, che nel frattempo è morto? I carabinieri non hanno potuto dirlo, perché quando sono andati a controllare hanno trovato che la serratura di casa era già stata cambiata. Le indagini comunque proseguono.